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Sel: Lauri, acqua, la nuova legge rende i Comuni più forti

17.03.2016
16:15
(ACON) Trieste, 17 mar - COM/MPB - "Il Gruppo consiliare di Sel è impegnato al massimo per arrivare a una gestione interamente pubblica dell'acqua attraverso affidamenti in house ai Comuni, perché il suo accesso è un diritto umano universale, e proprio per questo siamo convinti che qui in Regione non possiamo più permetterci di aspettare. Bisogna investire da subito risorse per dotare la regione di un sistema di depurazione efficace e per la manutenzione di una rete idrica che perde. Per questo - e per i passi indietro che si stanno facendo in Parlamento - è importante approvare questa legge".

Lo ha affermato Giulio Lauri, capogruppo di Sel in Consiglio regionale, secondo relatore di maggioranza e firmatario della proposta, intervenendo in Aula durante la discussione sul provvedimento che riforma il governo del sistema idrico integrato e della gestione integrata dei rifiuti urbani.

"Noi siamo in prima fila fra coloro che provano a cambiare la normativa nazionale in modo che si disponga la reinternalizzazione e la ripubblicizzazione del servizio idrico su tutto il territorio nazionale, e siamo i più preoccupati del fatto che venga stravolta la finalità della proposta di legge n.2212 - in discussione alla Camera dei deputati - che recepisce la proposta del Forum italiano dell'acqua; ma, appunto, non solo non è possibile prevederne una approvazione in tempi brevi, ora siamo anche di fronte a uno stravolgimento del senso di quella legge. E siccome siamo a rischio di sanzioni da parte dell'Ue, che potrebbero pesare sul FVG per 66 milioni all'anno, fino al completamento di un sistema di depurazione in tutta la regione, penalizzando fortemente le casse regionali e togliendo risorse da investire in ambiti sociali ed ambientali, pensiamo che questa legge regionale - che rafforza il governo pubblico dell'acqua e dei rifiuti da parte dei Comuni, sfruttando tutte le possibilità concesse dalla normativa comunitaria e nazionale - debba essere rapidamente approvata. "Contemporaneamente il FVG deve compiere ogni sforzo per guadagnare dallo Stato nuovi spazi di autonomia attraverso la modifica dello Statuto rivendicando per sé le stesse prerogative ottenute da Bolzano, Trento e dalla Val d'Aosta: il Consiglio regionale ha già iniziato i suoi approfondimenti e consegnerà formalmente questa indicazione alla presidente della Regione e alla Commissione paritetica, ma intanto è necessario approvare una legge regionale che rafforza nella massima misura possibile il governo pubblico dell'acqua in regione".

"Bisogna infatti dotare rapidamente il territorio di una forte autorità di governo pubblico che sappia reggere le pressioni delle multiutility pubblico-private, e introdurre un principio di solidarietà che favorisca i Comuni montani che sono fortemente penalizzati per quello che riguarda il sistema di depurazione delle acque, e che necessitano di ingenti investimenti che non devono gravare esclusivamente sulla popolazione montana. Su questo, visti i costi della realizzazione di nuovi depuratori, abbiamo previsto una priorità per la destinazione degli investimenti nelle aree montane e un allegerimento delle bollette tramite la Carta famiglia", ha concluso Lauri.