LN: Zilli, pdl sistema idrico, tutelare territori montani virtuosi
(ACON) Trieste, 17 mar - COM/MPB - "Una nuova stoccata
all'autonomia dei territori e una fuga in avanti per mostrare a
Roma di aver fatto i compiti".
Così commenta Barbara Zilli (LN) la proposta di legge sul
servizio idrico che ha iniziato oggi il suo percorso in Aula.
"Per l'ennesima volta, la maggioranza di questa Regione vuole
dimostrare di essere all'avanguardia - dice Zilli - senza
aspettare nemmeno gli esiti di ciò che sta accadendo a Roma.
"Ci sono molti casi virtuosi di autogestione della risorsa idrica
anche nel resto d'Italia; casi che devono essere presi a esempio.
L'acqua è patrimonio comune, e tale deve restare. Soprattutto in
montagna. Lì l'acqua è un grandissimo patrimonio, un valore
aggiunto importantissimo: che cosa rimarrà di quei territori se
li priveremo anche di questa risorsa?
"Si sarebbe potuto fare di più e meglio: un unico ambito
regionale penalizza i territori periferici, meglio sarebbe stato
mantenere gli attuali che ricalcano i confini delle province.
Inoltre, la mancata valorizzazione della legge statale, che
prevede la possibilità di gestire in economia la risorsa nei
comuni montani fino a mille abitanti.
"Ricordiamoci degli esiti del referendum del 2011, migliaia di
cittadini sono andati a votare per mantenere l'acqua bene
pubblico. Bastava scegliere un percorso diverso nel merito e nel
metodo, anziché procedere nel solco di questa deriva
accentratrice che ormai, abbiamo visto in molti altri casi, ha
deciso di intraprendere questa maggioranza regionale".