FI: Ziberna, conti Regione e Comuni a rischio con il bail-in
(ACON) Trieste, 20 mar - COM/AB - "Dal primo gennaio di
quest'anno si applica il famigerato bail-in nei rapporti tra
banche e risparmiatori. Ciò significa che non interverrà più lo
Stato a pagare i debiti e gli errori delle banche, ma saranno i
clienti stessi. La Regione, che detiene ingenti risorse presso
banche regionali e altrettanto i Comuni, come si cauteleranno da
questi rischi, capaci di mettere a repentaglio la loro capacità
amministrativa?"
Lo chiede Rodolfo Ziberna, vicecapogruppo di Forza Italia in
Consiglio regionale, attraverso un'interrogazione alla presidente
Debora Serracchiani e all'assessore competente.
"In pratica - precisa Ziberna - il salvataggio dell'istituto di
credito non avviene più con soldi pubblici dello Stato o delle
banche centrali, come è stato sino a oggi, bensì attraverso la
riduzione del valore delle azioni e di alcuni crediti (come
quelli dei correntisti che abbiano depositato più di 100mila
euro) o la loro conversione in azioni, per assorbire le perdite e
ricapitalizzare la banca in misura sufficiente a risolvere la
crisi e a mantenere la fiducia del mercato. Si è parlato di
prelievo forzoso e certo il recente caso delle quattro banche
salvate per decreto, anche se ancora al di fuori delle procedure
legate al bail-in, ha suscitato non poche polemiche e fatto
intuire che il rischio aumenta all'aumentare dei problemi
finanziari dei vari istituti di credito".
"Non tutti i risparmiatori avranno tempo e competenze per leggere
i bilanci della propria banca - aggiunge il consigliere regionale
azzurro - e per rilevare lo stato di salute di un istituto
bancario e le criticità che potranno emergere in qualsiasi
momento, se non tempestivamente rilevate faranno sì che siano
chiamati a pagare il conto di errori di gestione ed eventuali
illeciti del management innanzitutto gli azionisti, in subordine
gli obbligazionisti e, se non bastassero i loro sacrifici, anche
i correntisti, ma solo coloro che hanno più di 100mila euro
depositati".
"Considerato che l'Amministrazione regionale ha depositati
ovviamente importi superiori ai 100mila euro e, analogamente, una
parte significativa dei Comuni del Friuli Venezia Giulia, non
posso non essere preoccupato per ciò che accadrebbe ai Comuni e
conseguentemente ai cittadini a causa del venir meno di
importanti risorse che provocherebbero l'impossibilità di operare
interventi, assicurare servizi, sino a pagare gli stipendi dei
dipendenti. Temo che questa Giunta regionale, nota per il suo
disfattismo e incapacità di governo, non abbia pensato a queste
conseguenze, ed è per questa ragione che, con la mia
interrogazione - conclude Ziberna - intendo conoscere se e quali
precauzioni abbia adottato la Regione e come sia intervenuta per
tutelare i Comuni, soprattutto quelli più piccoli".