Sel: Lauri, estendere la specialità, no a una macroregione
(ACON) Trieste, 22 mar - COM/RCM - "Il Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia chiederà allo Stato nuove potestà per
estendere la propria autonomia e fra queste il governo regionale
dell'acqua, bene comune, sulla scorta di quello già ottenuto
dalla Valle d'Aosta e dalle Province di Trento e Bolzano".
Lo ha affermato Giulio Lauri, presidente del Gruppo consiliare di
Sel, intervenendo oggi in Consiglio regionale all'incontro
istituzionale con il ministro per gli Affari regionali, Enrico
Costa.
Così ancora Lauri: "La nuova legge regionale sui servizi idrici e
sulla gestione dei rifiuti che stiamo discutendo in questi giorni
è il terreno su cui è rappresentato con chiarezza come il FVG
stia dando corso a grandi e importanti riforme entro i limiti
stabiliti dallo Statuto vigente, e di come con determinazione
voglia proiettare in avanti ed estendere i contenuti della
propria specialità chiedendo allo Stato nuove competenze in nuovi
settori.
"La specialità è una ricchezza e noi cerchiamo di farla vivere
ogni giorno con le grandi riforme con cui affrontiamo questa
legislatura, dimostrando così che gestire direttamente alcune
funzioni in modo più efficiente e più equo non è un peso, ma
un'opportunità per lo Stato stesso.
"Il FVG ha una cultura autonomista forte e, contrariamente ad
altre Regioni del Nord a noi vicine, ha sempre posto grande
attenzione a non scivolare nella contrapposizione e
nell'esasperazione delle differenze con lo Stato.
"L'idea di un regionalismo forte è il minimo comune denominatore
che permette al Consiglio di affrontare con compattezza i
tornanti istituzionali di questa fase politica.
"Le riforme disegnano un nuovo ruolo delle Regioni. Siamo a metà
di un guado: da una parte una rilevanza nuova delle Regioni
rappresentata dal nuovo Senato inteso come Camera delle Regioni,
e un regionalismo differenziato in cui ogni Regione, comprese le
ordinarie, può valorizzare le proprie specificità; dall'altra la
presenza di spinte neocentraliste, come l'ipotesi di una
macroregione, che in FVG non sarebbe praticabile e funzionale e
che respingiamo con forza".