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Sel: Lauri, estendere la specialità, no a una macroregione

22.03.2016
16:46
(ACON) Trieste, 22 mar - COM/RCM - "Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia chiederà allo Stato nuove potestà per estendere la propria autonomia e fra queste il governo regionale dell'acqua, bene comune, sulla scorta di quello già ottenuto dalla Valle d'Aosta e dalle Province di Trento e Bolzano".

Lo ha affermato Giulio Lauri, presidente del Gruppo consiliare di Sel, intervenendo oggi in Consiglio regionale all'incontro istituzionale con il ministro per gli Affari regionali, Enrico Costa.

Così ancora Lauri: "La nuova legge regionale sui servizi idrici e sulla gestione dei rifiuti che stiamo discutendo in questi giorni è il terreno su cui è rappresentato con chiarezza come il FVG stia dando corso a grandi e importanti riforme entro i limiti stabiliti dallo Statuto vigente, e di come con determinazione voglia proiettare in avanti ed estendere i contenuti della propria specialità chiedendo allo Stato nuove competenze in nuovi settori.

"La specialità è una ricchezza e noi cerchiamo di farla vivere ogni giorno con le grandi riforme con cui affrontiamo questa legislatura, dimostrando così che gestire direttamente alcune funzioni in modo più efficiente e più equo non è un peso, ma un'opportunità per lo Stato stesso.

"Il FVG ha una cultura autonomista forte e, contrariamente ad altre Regioni del Nord a noi vicine, ha sempre posto grande attenzione a non scivolare nella contrapposizione e nell'esasperazione delle differenze con lo Stato.

"L'idea di un regionalismo forte è il minimo comune denominatore che permette al Consiglio di affrontare con compattezza i tornanti istituzionali di questa fase politica.

"Le riforme disegnano un nuovo ruolo delle Regioni. Siamo a metà di un guado: da una parte una rilevanza nuova delle Regioni rappresentata dal nuovo Senato inteso come Camera delle Regioni, e un regionalismo differenziato in cui ogni Regione, comprese le ordinarie, può valorizzare le proprie specificità; dall'altra la presenza di spinte neocentraliste, come l'ipotesi di una macroregione, che in FVG non sarebbe praticabile e funzionale e che respingiamo con forza".