M5S: Frattolin, da mesi docenti precari senza stipendio
(ACON) Trieste, 23 mar - COM/AB - "Anche in Friuli Venezia
Giulia sono centinaia i docenti precari della scuola che da mesi
stanno attendendo di ricevere lo stipendio. È l'ennesima
figuraccia del Governo Renzi. È vergognoso che perdano tempo nel
rimpallarsi le responsabilità fra ministero del Tesoro, quello
dell'Istruzione e quello dell'Economia".
La portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale,
Eleonora Frattolin, mostra tutta la sua indignazione nei
confronti dell'Esecutivo nazionale, a guida Partito democratico,
incapace di risolvere una volta per tutte questa situazione.
"Stiamo parlando di cittadini che sono sempre al loro posto di
lavoro, con la loro professionalità e dignità e che, nonostante
uno Stato inadempiente, continuano a pagare le tasse, il canone
Rai e il mutuo della casa".
"Prima di Natale - ricorda Frattolin - il ministro
dell'Istruzione Stefania Giannini e il ministro dell'Economia
Pier Carlo Padoan avevano firmato il decreto che stanziava i
fondi necessari per il completamento dei pagamenti relativi alle
supplenze degli ultimi mesi del 2015 e per assicurare la
regolarità dei pagamenti del 2016. Forse il decreto è andato
perduto?"
"Il MoVimento 5 Stelle si sta battendo a tutti i livelli in
difesa dei diritti del personale precario tramite interrogazioni
e interventi. È una situazione inaccettabile, che oltretutto
viola palesemente l'art.3 della nostra Costituzione vista la
disparità di trattamento tra precari e insegnanti di ruolo. Il
contratto degli insegnanti precari, a differenza dei colleghi di
ruolo, non prevede infatti permessi o ferie retribuiti, permessi
per diritto allo studio e il bonus per la formazione dei docenti".
"Come se non bastasse, il Governo Renzi ha anche pubblicato il
bando del concorso per i docenti nel quale si prevede la
stabilizzazione a ruolo di un quarto dei precari. Una vera e
propria azione di propaganda politica con la quale l'Esecutivo
nazionale si vanterà di aver stabilizzato i precari. La verità è
che tre quarti dei precari continueranno a insegnare come
supplenti".
"Il concorso, inoltre, costerà ben 300 milioni di euro. Un
insulto quando non si trovano neppure le risorse economiche per
gli stipendi. Non possiamo tacere alla negazione continua dei
diritti. Chi lavora deve essere retribuito regolarmente. D'altra
parte - conclude Frattolin - le pensioni d'oro, i vitalizi e gli
stipendi dei deputati e dei ministri vengono pagati sempre e con
grande puntualità".