News


GM: Piccin, Fondo morosi incolpevoli inutilizzato

24.03.2016
14:48
(ACON) Trieste, 24 mar - COM/RCM - Il Governo mette a disposizione risorse antisfratto, ma la burocrazia le rende inutilizzabili: Mara Piccin, consigliera regionale del Gruppo Misto, chiede alla Giunta di dare una svolta: "Troppo complicato accedere ai bandi per i contributi per gli inquilini morosi incolpevoli: il risultato è che, ad esempio, buona parte dei 210mila euro che il Comune di Pordenone può mettere a disposizione di chi proprio non ce la fa in nessun modo a pagare l'affitto restano inutilizzati."

La consigliera Piccin ha voluto approfondire la questione delle disponibilità del Fondo istituito dal ministero per le Infrastrutture che ogni anno mette a disposizione 20 milioni di euro per affrontare i problemi dei contesti ad alta densità abitativa come Pordenone, che di questa cifra intercetta appunto 210mila euro.

Tali contributi - è la sua denuncia - sono destinati ai nuclei familiari che, per sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone d'affitto a causa della perdita o di una consistente riduzione del reddito o della capacità reddituale del nucleo familiare, ricevono una intimazione di sfratto per morosità, con citazione per convalida.

Le situazioni di questo tipo sono molte, invece le richieste di partecipazione risulterebbero essere assai poche: colpa della complessità dell'istruttoria, ma anche degli stringenti criteri per l'accesso. I nuclei familiari in difficoltà, soprattutto considerando le condizioni socio-economiche in cui viviamo, andrebbero sostenuti. La Piccin ha deciso di presentare un'interrogazione alla Giunta regionale per sapere quante delle risorse di quel Fondo siano effettivamente state utilizzate in regione e se si siano verificate in altri Comuni regionali assegnatari del contributo difficoltà di spesa analoghe a quelle di Pordenone.

La consigliera del Gruppo Misto chiede anche di specificare se, qualora i fondi non fossero stati erogati dal Comune assegnatario, tali contributi possano rimanere nella disponibilità del Comune con la possibilità di riaprire i termini per un nuovo bando di assegnazione o debbano essere restituiti all'Amministrazione regionale.