M5S: Ussai, il Piano dell'emergenza fa acqua da tutte le parti
(ACON) Trieste, 26 mar - COM/AB - "Il Piano dell'emergenza
urgenza varato dalla Giunta Serracchiani era stato subito
contestato dai sindacati. Ora, a disconoscerlo nei fatti sono
addirittura il responsabile del 118 triestino - uno dei fautori
del Piano stesso - e il commissario dell'AAS1 Triestina, nominato
dalla maggioranza. Questo dimostra che il Piano fa acqua da tutte
le parti".
A dichiararlo è il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio
regionale Andrea Ussai, convinto oppositore del Piano.
"Con la soppressione notturna dell'automedica di Monfalcone e lo
spostamento dell'unica risorsa medicalizzata rimasta
nell'Isontino presso la sede di Gradisca d'Isonzo, i due
direttori hanno dovuto attivare infatti in tutta fretta una
seconda unità mobile medicalizzata in provincia di Trieste,
posizionata presso la postazione di Santa Croce, per riuscire ad
assicurare in tempistiche adeguate la presenza del medico nelle
situazioni clinicamente critiche nelle aree più occidentali della
provincia di Trieste, che altrimenti sarebbero risultate
scoperta. Questa unità medicalizzata - spiega Ussai -, oltre a
coprire le necessità del territorio di Trieste, si spingerà nel
vicino Isontino per assicurare, in particolare nel Monfalconese,
le tempistiche più adatte riguardanti il soccorso medicalizzato e
quindi avanzato".
"Va certamente riconosciuta la posizione di garanzia che il
commissario di AAS1 ha preteso, ottenuto e attuato, ma si deve
assolutamente sottolineare come essa vada a cozzare con quanto
previsto dalla nuova riorganizzazione regionale del sistema 118.
Con queste modifiche vengono confermate quindi le preoccupazioni
già espresse in Commissione e che oggi, nel considerare
l'organizzazione della risposta sanitaria urgente e la sicurezza
per i cittadini dell'Isontino e del comune di Duino-Aurisina,
sono diventate evidenti".
"Queste criticità, inoltre, saranno confermate dalla piena
attuazione della riforma del sistema 118 regionale, che non
prevede il mezzo aggiuntivo organizzato con acume da AAS1 in
questi giorni. Un sistema che pertanto - conclude Ussai - non
garantirà ai cittadini la possibilità di ottenere, in caso di
necessità, un soccorso sanitario avanzato reale".