CR: servizio idrico e rifiuti, votati primi tre articoli (2)
(ACON) Trieste, 30 mar - MPB - L'Aula ha votato
favorevolmente, a maggioranza, i primi tre articoli dei 29 che
costituiscono l'ossatura della proposta di legge sulla
organizzazione delle funzioni relative al servizio idrico
integrato e al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani:
un provvedimento corredato da un robusto pacchetto di
emendamenti, prevalentemente a firma dei consiglieri del
MoVimento 5 Stelle, cui si aggiungono quelli dei proponenti il
testo (Boem-Pd e Lauri-Sel), e alcuni ancora di consiglieri della
maggioranza e di esponenti delle opposizioni.
Le modifiche introdotte con l'accoglimento di alcuni emendamenti
alle prime norme vedono, per quanto riguarda l'articolo 1
(oggetto e finalità), il recupero, su proposta di Boem, di
concetti contenuti negli emendamenti del M5S, in particolare il
riferimento alle competenze statutarie della Regione aggiungendo
quella sull'ordinamento degli Enti locali, senza però - è stato
specificato - travalicare nelle competenze concorrenti
sull'assunzione dei servizi di interesse locale o in quelle
esclusive dello Stato in materia di tutela dell'ambiente.
Per quanto riguarda i principi (articolo 2), diverse le modifiche
di integrazione introdotte su proposte di maggioranza e di
opposizione. Così è di Boem con Lauri, Moretti-Pd e Paviotti-Citt
il riferimento ai principi contenuti nella direttiva comunitaria
quadro sulle acque, nei quali vengono indicati percorsi virtuosi
e di partecipazione riguardanti la gestione delle risorse
idriche; e sempre dei proponenti la legge, con Moretti,
l'inserimento dei riferimenti al decreto legislativo 152 del 2006
relativamente ai rifiuti e ai principi comunitari in materia di
economia circolare; e Boem, con Moretti e Colautti-Ncd, firma
anche l'inserimento di un ulteriore riferimento normativo alla
green economy, alle disposizioni e ai principi in materia di
rifiuti e recupero di scarti; ancora dai proponenti la
precisazione dell'acqua come bene comune; mentre dai Cinquestelle
il riconoscimento dell'inalienabilità degli acquedotti e delle
infrastrutture pubbliche ricomprese nel servizio idrico integrato
regionale, il riferimento non solo all'ambiente naturale ma anche
all'ecosistema e, infine, l'impegno a salvaguardare le
aspettative delle generazioni future a fruire di un integro
patrimonio ambientale.
Infine, non accolte o decadute le modifiche proposte all'articolo
3, riguardante l'individuazione dell'Ambito territoriale
ottimale (Ato), che è stato quindi approvato nella versione
votata dalla Commissione consiliare.
All'attenzione dell'Assemblea ora l'articolo 4 sull'Autorità
unica per i servizi idrici e i rifiuti.
(immagini tv)
(segue)