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LN: Zilli, bivacchi di profughi a Udine non più tollerabili

30.03.2016
15:24
(ACON) Trieste, 30 mar - COM/RCM - "Non è più tollerabile che queste persone, della quali spesso non si conosce nemmeno nome e cognome, sostino e bivacchino negli spazi pubblici delle nostre città."

Così interviene Barbara Zilli su quanto sta accadendo a Udine, nel sottopasso della stazione che da settimane è diventato rifugio di "sedicenti profughi, nella quasi totalità dei casi respinti dall'Austria", aggiunge la consigliera regionale della Lega Nord. Non è possibile pensare che decine di persone dormano all'addiaccio - prosegue la Zilli - e vaghino per la città senza nulla da fare. Va trovata una soluzione al più presto: il problema è sempre lo stesso, dobbiamo bloccare l'arrivo in massa di queste persone, non sappiamo minimamente chi siano e che cosa vogliano fare della loro vita. Questo è l'esempio emblematico del fallimento e dell'inefficienza di tutto il sistema dell'accoglienza.

La Regione continua a essere sorda di fronte alla richiesta sempre più pressante di sicurezza che arriva dai territori. Ignorando il problema non si risolverà niente - dice la Zilli; è venuto davvero il momento di prendere decisioni serie per il bene della nostra comunità e di rinegoziare al ribasso la quota di immigrati spettante alla nostra Regione. Siamo in una posizione troppo esposta. La Serracchiani, da vicesegretario del Pd oltre che da presidente della Regione, faccia valere il suo peso politico a Roma. Vogliamo che finalmente si passi dalle parole ai fatti, non possiamo continuare a essere il tallone d'Achille d'Italia a causa di quanto ha fatto la Serracchiani: nulla per i friulani, nulla per rinegoziare la quota né azioni concrete per salvaguardare i nostri confini ormai ridotti a un colabrodo.