LN: Zilli, bivacchi di profughi a Udine non più tollerabili
(ACON) Trieste, 30 mar - COM/RCM - "Non è più tollerabile che
queste persone, della quali spesso non si conosce nemmeno nome e
cognome, sostino e bivacchino negli spazi pubblici delle nostre
città."
Così interviene Barbara Zilli su quanto sta accadendo a Udine,
nel sottopasso della stazione che da settimane è diventato
rifugio di "sedicenti profughi, nella quasi totalità dei casi
respinti dall'Austria", aggiunge la consigliera regionale della
Lega Nord.
Non è possibile pensare che decine di persone dormano
all'addiaccio - prosegue la Zilli - e vaghino per la città senza
nulla da fare. Va trovata una soluzione al più presto: il
problema è sempre lo stesso, dobbiamo bloccare l'arrivo in massa
di queste persone, non sappiamo minimamente chi siano e che cosa
vogliano fare della loro vita. Questo è l'esempio emblematico del
fallimento e dell'inefficienza di tutto il sistema
dell'accoglienza.
La Regione continua a essere sorda di fronte alla richiesta
sempre più pressante di sicurezza che arriva dai territori.
Ignorando il problema non si risolverà niente - dice la Zilli; è
venuto davvero il momento di prendere decisioni serie per il bene
della nostra comunità e di rinegoziare al ribasso la quota di
immigrati spettante alla nostra Regione. Siamo in una posizione
troppo esposta. La Serracchiani, da vicesegretario del Pd oltre
che da presidente della Regione, faccia valere il suo peso
politico a Roma. Vogliamo che finalmente si passi dalle parole ai
fatti, non possiamo continuare a essere il tallone d'Achille
d'Italia a causa di quanto ha fatto la Serracchiani: nulla per i
friulani, nulla per rinegoziare la quota né azioni concrete per
salvaguardare i nostri confini ormai ridotti a un colabrodo.