Pd: Boem, più potere ai sindaci con legge servizio idrico e rifiuti
(ACON) Trieste, 30 mar - COM/RCM - "Altro che privatizzare e
spostare i centri decisionali, con questa legge, nella generale
razionalizzazione del sistema di governance, diamo più poteri ai
sindaci perché all'interno dell'Autorità unica per i servizi
idrici e i rifiuti (AUsir) saranno affiancati da una competente
struttura tecnica che li supporterà nelle decisioni strategiche.
Sul tema c'è una grande confusione nella quale si insinuano le
mistificazioni di chi sventola ingiustificate paure legate al
tema dell'acqua come bene pubblico".
A dirlo, Vittorino Boem (Pd), relatore di maggioranza della
proposta di legge n. 135 "Organizzazione delle funzioni relative
al servizio idrico integrato e al servizio di gestione integrata
dei rifiuti urbani", presentata il primo febbraio scorso insieme
ai capigruppo di maggioranza: Diego Moretti (Pd), Giulio Lauri
(Sel) e Piero Paviotti (Cittadini).
Va chiarito che, grazie a questa legge - aggiunge Boem -, non
saranno le società di gestione dei servizi a determinare le
politiche di settore su acqua e rifiuti, bensì saranno i sindaci
a farlo all'interno dell'Autorità. L'acqua bene pubblico non è
minimamente in discussione, siamo nell'ottica dell'esito
referendario del 2011, dando ai sindaci gli strumenti per il
governo del settore di acqua e rifiuti.
Per quanto riguarda la razionalizzazione del sistema di
governance - continua Boem -, favorirà importanti aggregazioni
tra gli attuali gestori del servizio idrico integrato e dei
rifiuti. Per la parte idrica agevolerà la bancabilità dei piani
d'ambito, all'interno dei quali sono presenti opere fondamentali
per il sistema di trasporto, adduzione e depurazione delle acque,
vero vulnus del nostro sistema regionale. Le dispersioni di rete
e il carico di inquinanti non trattati relativo alla nostra
Regione non è un dato che possiamo continuare a ignorare. Oltre
ad aver determinato ingenti infrazioni europee a carico dei
nostri cittadini, sono un danno all'ambiente che non intendiamo
minimizzare.
Una migliore depurazione delle acque reflue - è la chiosa del
consigliere di maggioranza - consentirà di ridurre
l'eutrofizzazione dei nostri corsi d'acqua e degli ambienti
costieri. Chi si oppone alla realizzazione dei Piani d'ambito del
servizio idrico integrato non ha a cuore ne la tutela
dell'ambiente, ne la tutela degli interessi dei cittadini e delle
generazioni future.