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GM: Piccin, Azienda Picco di Mezzodì, chiusura improvvisa e immotivata

01.04.2016
11:29
(ACON) Trieste, 1 apr - COM/MPB - La consigliera regionale del Gruppo Misto Mara Piccin ha rivolto un'interrogazione alla Giunta per conoscere le ragioni della soppressione dell'Azienda faunistico venatoria "Picco di Mezzodì", contermine alla Foresta di Fusine, che dal 2007 era di proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia.

"Questo esempio di gestione mitteleuropea del patrimonio faunistico e boschivo aveva una storia di 150 anni, che andava indietro fino all'Impero degli Asburgo - ricorda la consigliera - ma adesso è stata cancellata con un colpo di spugna francamente incomprensibile.

"All'atto dell'acquisizione, infatti, la Regione aveva pensato come obiettivo dell'Azienda quello di preservare e incrementare la presenza di animali, anche ripristinando gli spazi naturali aperti e fermando l'avanzata del bosco, con la creazione di un habitat per la colonizzazione da parte degli animali, fino a trasformarla in Azienda faunistico-venatoria didattico-sperimentale o dimostrativa. I risultati dell'opera di recupero di vaste aree svolta finora vengono mortificati però dalla chiusura improvvisa e immotivata di una realtà che, anziché dismessa, andava valorizzata e magari trasformata e potenziata per farne un esempio di eccellenza nella gestione integrata del patrimonio naturale a livello internazionale. "Il tutto, fra l'altro - conclude la Piccin - senza il parere del Comitato faunistico regionale e senza considerare, almeno a quanto risulta, alcuna opzione alternativa alla semplice chiusura dell'Azienda come ad esempio la cessione ad altri soggetti che, in mancanza di un interesse strategico della Giunta, l'avrebbero potuta e saputa valorizzare. Per questo l'Esecutivo regionale deve spiegare le effettive ragioni di un provvedimento che a qualsiasi attento osservatore appare del tutto privo di senso".