M5S: legge servizio idrico, pronti a sostenere referendum abrogativo
(ACON) Trieste, 2 apr - COM/AB - "Siamo pronti ad appoggiare un
eventuale referendum per abrogare la legge regionale
sull'organizzazione delle funzioni relative al servizio idrico
integrato e al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani.
Una norma che, inserita nel quadro nazionale, può risultare
offensiva per gli oltre 26 milioni di italiani che nel 2011 si
sono pronunciati chiaramente contro le privatizzazioni e a favore
della gestione pubblica di tutti i servizi pubblici locali".
Ad affermarlo è il portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio
regionale Cristian Sergo in una conferenza stampa assieme ai
colleghi Ilaria Dal Zovo e Andrea Ussai, ai sindaci e ai comitati
nettamente contrari a questo provvedimento.
"Mercoledì scorso, durante la discussione in Aula della legge,
abbiamo presentato ben 166 emendamenti per migliorare il testo.
Tutti bocciati tranne uno, quello che riafferma il principio che
gli acquedotti sono inalienabili, approvato per sbaglio in quanto
pensavano di votare un altro emendamento. E' successo anche
questo in Aula".
"Destra e sinistra assicurano che questa legge non inciderà sulle
tariffe. Purtroppo però - spiega Sergo - l'aliquota dei rifiuti
stabilita dai Comuni dovrà tener conto del Piano economico
finanziario del Piano d'ambito, che verrà approvato dall'Ausir,
dopo acquisito il parere, meramente consultivo, delle assemblee
locali. Ci chiediamo come potranno spiegarlo i sindaci ai loro
cittadini".
"Questa legge va letta tenendo presente quanto accade a livello
nazionale, laddove il decreto attuativo Madia cancella una volta
per tutte la volontà popolare del referendum 2011, considerando
l'acqua come un bisogno e non più come un diritto, ma soprattutto
reintroducendo nella determinazione delle tariffe 'l'adeguatezza
della remunerazione del capitale investito', esattamente quella
che era stata abrogata dal voto popolare".
"Se l'intenzione del Pd è di evitare la privatizzazione, come
sostengono i proponenti di questo testo, ci aspettiamo che la
presidente Serracchiani vada in tutti i talk show e prenda una
posizione netta e contraria con quanto previsto dal ministro
Madia".
"Il Governo Renzi promuove la cessione a privati delle quote
partecipate dai Comuni nelle aziende pubbliche e stabilisce
l'affidamento per ogni ambito a gestore unico (che sarà chi copre
già almeno il 25% degli utenti); promuove inoltre la concorrenza,
la libertà di stabilimento e la libertà di prestazione dei
servizi di tutti gli operatori economici interessati alla
gestione dei servizi pubblici locali di interesse economico
generale, ovvero ciò che si può leggere anche nei trattati di
libero scambio che si stanno portando avanti con gli Stati Uniti
(TTIP e TISA). In regione, invece, è stato bocciato un
emendamento che voleva favorire e incentivare l'istituzione di
enti gestori di diritto pubblico".
"Il progetto è chiaro - conclude Sergo - e contro di esso ci
batteremo con tutte le nostre forze, a partire dall'abrogazione
di una legge che incentiva le aggregazioni dei gestori".