LN: Zilli, mozione per prevenire abusi sui deboli
(ACON) Trieste, 6 apr - COM/RCM - Bambini, anziani, disabili:
sono questi i soggetti deboli che vanno protetti dagli abusi: a
dirlo è Barbara Zilli, che a Udine ha presentato una mozione
affinché la Regione, nelle more dell'adozione di una legge
nazionale, preveda la possibilità di installare all'interno di
asili nido e scuole d'infanzia pubbliche o paritarie, nonché
strutture socio-assistenziali pubbliche o convenzionate per
anziani, disabili e minori in situazione di disagio, sistemi di
audio e video sorveglianza a circuito chiuso.
Atteso che comunque il Governo deve approvare una legge quadro
all'interno della quale poi le Regioni possano operare - ha detto
la consigliera regionale della Lega Nord -, quello che si vuole
far emergere attraverso questa mozione è che anche la Regione
faccia la propria parte attivandosi, attraverso regolamenti e
contributi, affinché questi sistemi siano previsti nelle scuole
d'infanzia e nelle strutture socio-assistenziali per anziani e
disabili.
Il problema è cogente - ha detto ancora la Zilli - dal momento
che, purtroppo, anche la nostra regione non è esente da
spiacevoli episodi di maltrattamenti, si veda ad esempio quanto
successo a Farra d'Isonzo lo scorso ottobre. Limitare il rischio,
tutelare la tranquillità e serenità psicofisica degli ospiti
delle strutture, siano essi bambini, anziani o soggetti deboli:
questo è l'intento della mozione.
Considerato che la tutela di fanciulli, anziani e disabili, e più
in generale delle persone che per la loro situazione versano in
una condizione di fragilità, devono essere riconosciute
preminenti rispetto alle esigenze legate alla privacy, credo che
la questione del trattamento dei dati personali - ha chiosato
l'esponente regionale del Carroccio - possa essere facilmente
superata attraverso un assenso da parte di genitori e familiari e
i dati gestiti da persone autorizzate. Ciò che ci preme
sottolineare è che un'azione del genere non è più
procrastinabile: anche la nostra Regione si faccia parte attiva
nella tutela di questi soggetti per evitare che spiacevoli
episodi di cronaca possano ripetersi.