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LN: Zilli, mozione per prevenire abusi sui deboli

06.04.2016
16:38
(ACON) Trieste, 6 apr - COM/RCM - Bambini, anziani, disabili: sono questi i soggetti deboli che vanno protetti dagli abusi: a dirlo è Barbara Zilli, che a Udine ha presentato una mozione affinché la Regione, nelle more dell'adozione di una legge nazionale, preveda la possibilità di installare all'interno di asili nido e scuole d'infanzia pubbliche o paritarie, nonché strutture socio-assistenziali pubbliche o convenzionate per anziani, disabili e minori in situazione di disagio, sistemi di audio e video sorveglianza a circuito chiuso.

Atteso che comunque il Governo deve approvare una legge quadro all'interno della quale poi le Regioni possano operare - ha detto la consigliera regionale della Lega Nord -, quello che si vuole far emergere attraverso questa mozione è che anche la Regione faccia la propria parte attivandosi, attraverso regolamenti e contributi, affinché questi sistemi siano previsti nelle scuole d'infanzia e nelle strutture socio-assistenziali per anziani e disabili. Il problema è cogente - ha detto ancora la Zilli - dal momento che, purtroppo, anche la nostra regione non è esente da spiacevoli episodi di maltrattamenti, si veda ad esempio quanto successo a Farra d'Isonzo lo scorso ottobre. Limitare il rischio, tutelare la tranquillità e serenità psicofisica degli ospiti delle strutture, siano essi bambini, anziani o soggetti deboli: questo è l'intento della mozione.

Considerato che la tutela di fanciulli, anziani e disabili, e più in generale delle persone che per la loro situazione versano in una condizione di fragilità, devono essere riconosciute preminenti rispetto alle esigenze legate alla privacy, credo che la questione del trattamento dei dati personali - ha chiosato l'esponente regionale del Carroccio - possa essere facilmente superata attraverso un assenso da parte di genitori e familiari e i dati gestiti da persone autorizzate. Ciò che ci preme sottolineare è che un'azione del genere non è più procrastinabile: anche la nostra Regione si faccia parte attiva nella tutela di questi soggetti per evitare che spiacevoli episodi di cronaca possano ripetersi.