FI:Novelli,RSA,quali sono le liste d'attesa per accedere al servizio?
(ACON) Trieste, 8 apr - COM/MPB - "Corrisponde al vero che
numerosi pazienti, pur avendo titolo di essere trasferiti
dall'ospedale alle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali),
vengono, invece, mandati a casa loro, o addirittura ulteriormente
trattenuti in nosocomio in pieno contrasto con le finalità della
riforma sanitaria regionale?"
A porre il quesito è il consigliere regionale di Forza Italia
Roberto Novelli che ha presentato un'interrogazione a risposta
scritta sul tema alla Giunta.
"Con la delibera giuntale 2151/2015 - rileva Novelli - sono state
approvate le nuove linee guida per la gestione delle RSA, in
quanto era necessario adeguare quelle vecchie (DGR 1487/2000)
alle finalità, agli obiettivi e al nuovo assetto del servizio
sanitario in seguito all'entrata in vigore della legge regionale
17/2014 Riordino dell'assetto istituzionale e organizzativo del
Servizio Sanitario regionale e norme in materia di programmazione
sanitaria e sociosanitaria.
"E' bene ricordare che uno degli obiettivi principali della
suddetta riforma consisteva proprio in una progressiva riduzione
dei tempi di degenza in ospedale, controbilanciati da un aumento
di ricoveri in RSA (strutture che svolgono una funzione
intermedia fra l'ospedale ed i servizi domiciliari ed
ambulatoriali).
"L'accesso alle RSA - prosegue l'esponente di Forza Italia -
funziona nel seguente modo: prima vi è la segnalazione,
effettuata di norma dal medico ospedaliero, poi il personale
sanitario del Distretto in collaborazione con il servizio sociale
dell'Ambito distrettuale, previa valutazione dell'Unità di
Valutazione Distrettuale del Distretto di residenza dell'utente,
raccoglie i dati e le informazioni necessarie a vagliare
l'eligibilità del paziente. Tale valutazione dovrebbe essere
effettuata quanto più tempestivamente possibile, comunque non
oltre i tre giorni, e dovrebbe comprendere anche l'individuazione
dell'RSA più idonea alle esigenze sanitario-assistenziali
dell'utente, sentite le sue preferenze e quelle dei cosiddetti
care-giver.
"Il fabbisogno delle strutture della rete dei servizi di
assistenza primaria risulterebbe essere, però, del tutto
sottostimato, in quanto sono numerosissime le segnalazioni di
pazienti che, pur avendo titolo di essere trasferiti
dall'ospedale all'RSA, vengono, invece, mandati a casa loro, o
addirittura ulteriormente trattenuti in ospedale in attesa che si
liberino posti letto in una residenza sanitaria assistenziale.
"E' evidente - afferma ancora Novelli - che il fine ultimo
consistente nel garantire la continuità delle cure al paziente
non può assolutamente venire raggiunto se i pazienti vengono
mandati a casa.
"Per questo - conclude Novelli - chiedo all'amministrazione
regionale la situazione delle liste d'attesa di ogni Distretto,
con particolare riferimento ai tempi medi di attesa e quali siano
le forme di assistenza alternative erogate dai Distretti a coloro
che vengono mandati a casa in attesa di trovare posto nelle RSA".