40° terremoto, rassegne fotografiche: venerdì I° appuntamento
(ACON) Trieste, 10 apr - MPB - Nel quarantesimo anniversario
del terremoto, il Consiglio regionale promuove una serie di
rassegne fotografiche che saranno allestite in diversi centri e
inaugurate nelle prossime settimane.
Il primo appuntamento è con la mostra "Dalla polvere alla luce.
Arte sacra nel terremoto 1976-2016" sul salvataggio, il restauro
e la valorizzazione del patrimonio artistico mobile di carattere
religioso colpito dai tragici eventi del 1976.
Organizzata dal Museo Diocesano di Udine e dalla Deputazione di
Storia Patria per il Friuli, e allestita a Udine nella chiesa di
Sant'Antonio abate e nel vicino Museo Diocesano e Galleria del
Tiepolo, sarà inaugurata venerdì prossimo, 15 aprile, alle 18.00
alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Franco
Iacop, del vicario generale dell'Arcidiocesi di Udine, mons.
Guido Genero, del direttore del Museo Diocesano di Udine,
Giuseppe Bergamini e di Lionello D'Agostini, presidente della
Fondazione CRUP che ha contribuito alla realizzazione della
mostra.
Grazie a questa rassegna si potranno ripercorrere, attraverso
immagini fotografiche e documenti, le vicende delle opere d'arte
mobili - dipinti, altari e sculture lignee - coinvolte dal sisma,
che furono immediatamente recuperate dalle macerie, restaurate e
fatte conoscere a un ampio pubblico, spesso internazionale,
attraverso un'azione concertata tra la Regione, per mezzo del
Centro regionale di catalogazione dei beni culturali di
Passariano, e il Museo Diocesano di Udine.
La quasi totalità di quelle opere, nel giro di pochi anni, fu
riportata all'antico splendore e tornò nelle sedi originarie.
L'esposizione udinese, curata da Dania Nobile e Paolo Pastres,
ricostruisce lo straordinario sforzo corale della cultura e delle
istituzioni friulane, coronato da successo. Ulteriore intento
dell'iniziativa è mettere in rilievo l'importanza del recupero
dei beni artistici nel contesto generale della ricostruzione,
poiché quei segni del passato divennero quasi un simbolo
dell'identità friulana, della sua storia e delle sue tradizioni,
incoraggiando l'intera popolazione lungo l'impegnativo cammino
della ripresa.
Nell'occasione dell'inaugurazione sarà presentato anche il
catalogo, riccamente illustrato e arricchito da alcuni saggi che
approfondiscono gli aspetti legati al recupero dell'arte
religiosa dopo il terremoto del 1976 e, nel contempo, indagano
sulle nuove forme di prevenzione antisismica applicate ai beni
mobili.
Questa esposizione resterà aperta fino al 22 maggio.