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II Comm: illustrato ddl sul mobbing e audizioni

14.04.2016
15:30
(ACON) Trieste, 14 apr - RCM - Dopo 11 anni di applicazione e circa 3.000 persone seguite, è tempo di aggiornamenti. E così la "vecchia" legge regionale sul mobbing di aprile 2005 registra delle modifiche, a partire dal titolo: non più solo interventi regionali per l'informazione, la prevenzione e la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori dalle molestie morali e psico-fisiche in ambiente di lavoro, ma tutela anche da fenomeni vessatori e discriminatori. Così all'articolo 2 troveremo una più dettagliata specificazione delle tipologie di questi comportamenti che potrebbero verificarsi nell'ambiente di lavoro, in linea con il dettato costituzionale e con i suoi principi fondamentali di civiltà e di rispetto.

È quanto ha spiegato l'assessore Loredana Panariti alla II Commissione consiliare, presieduta da Alessio Gratton (Sel).

Undici articoli in tutto - ha detto la Panariti - per dare sostegno ai centri di informazione e aiuto promossi e gestiti dai soggetti accreditati dalla Regione (enti locali, associazioni di volontariato e di utilità sociale, organizzazioni sindacali e datoriali), il cui ruolo è innanzitutto quello di essere luoghi di prevenzione, che viene rafforzato definendo meglio le loro funzioni di informazione, consulenza e sostegno.

Allo scopo di assicurare la qualità dei servizi resi, sono previsti due ricorsi alla normativa regolamentare per l'accreditamento dei Punti di ascolto e per il finanziamento degli stessi. Rispetto alla LR 7/2005, saranno sostenuti, nel segno della continuità, i Punti di ascolto attivati e gestiti in regime di partenariato mediante convenzioni tra enti locali e altri soggetti operanti nel territorio regionale, quali le organizzazioni di volontariato e di promozione sociale aventi tra le proprie finalità la promozione del benessere lavorativo e il contrasto a fenomeni vessatori e discriminatori in ambito occupazionale, e le organizzazioni sindacali e datoriali. In particolare, si prevede una razionalizzazione della composizione dei Punti di ascolto, ciò anche per un miglior utilizzo delle risorse economiche, prevedendo la presenza, in ciascuno, di un team multidisciplinare composto da un avvocato giuslavorista, uno psicologo esperto in psicologia del lavoro e di un medico specialista in medicina legale o in medicina del lavoro (in precedenza era prevista la presenza di entrambe le specializzazioni), per garantire una copertura dal punto di vista delle competenze, e dunque dell'assistenza fornita, il più possibile completa e aderente agli effettivi bisogni dell'utente.

Altri tipi di iniziative che la Regione intende svolgere, consistenti in attività di monitoraggio, studio e promozione della cultura del benessere lavorativo, e che risultano essere diverse dall'attività specifica dei Punti di ascolto (nei quali è prestata assistenza diretta alle lavoratrici e ai lavoratori che lamentano di essere stati oggetto di comportamenti vessatori o discriminatori), sono previste a seguire.

Inoltre si istituisce un Gruppo di lavoro tecnico per il raccordo tra le varie iniziative, di più agile funzionamento rispetto alla Commissione regionale per il lavoro, integrato da altri componenti (ora saranno sette e ricopriranno funzioni sostanzialmente tecniche, attinenti alla materia oggetto della legge). Nelle more della costituzione del nuovo Gruppo di lavoro tecnico, le relative funzioni siano esercitate dalla Sottocommissione per l'approfondimento delle tematiche connesse alla materia di molestie morali e psicofisiche sul lavoro, oggi costituita quale partizione tecnica della Commissione regionale per il lavoro.

Quanto ai costi, la legge potrà contare su 30mila euro annui per le attività di monitoraggio, studio e diffusione dei dati, di 160mila euro - a partire dal 2017 - per sostenere i Punti di ascolto (sono 120mila quelli stanziati per il 2016) e delle risorse per le indennità di viaggio dei componenti il Gruppo di lavoro tecnico.

Dopo l'illustrazione, la II Commissione ha dedicato la giornata ad ascoltare i parerei di numerosi soggetti maggiormente coinvolti e rappresentativi degli enti locali, delle organizzazioni sindacali, del mondo imprenditoriale, delle cooperative, dei medici e degli avvocati. Il testo sarà, invece, esaminato nel corso della seduta prevista per martedì prossimo, 19 aprile.

(immagini tv)