II Comm: illustrato ddl sul mobbing e audizioni
(ACON) Trieste, 14 apr - RCM - Dopo 11 anni di applicazione e
circa 3.000 persone seguite, è tempo di aggiornamenti. E così la
"vecchia" legge regionale sul mobbing di aprile 2005 registra
delle modifiche, a partire dal titolo: non più solo interventi
regionali per l'informazione, la prevenzione e la tutela delle
lavoratrici e dei lavoratori dalle molestie morali e
psico-fisiche in ambiente di lavoro, ma tutela anche da fenomeni
vessatori e discriminatori. Così all'articolo 2 troveremo una più
dettagliata specificazione delle tipologie di questi
comportamenti che potrebbero verificarsi nell'ambiente di lavoro,
in linea con il dettato costituzionale e con i suoi principi
fondamentali di civiltà e di rispetto.
È quanto ha spiegato l'assessore Loredana Panariti alla II
Commissione consiliare, presieduta da Alessio Gratton (Sel).
Undici articoli in tutto - ha detto la Panariti - per dare
sostegno ai centri di informazione e aiuto promossi e gestiti dai
soggetti accreditati dalla Regione (enti locali, associazioni di
volontariato e di utilità sociale, organizzazioni sindacali e
datoriali), il cui ruolo è innanzitutto quello di essere luoghi
di prevenzione, che viene rafforzato definendo meglio le loro
funzioni di informazione, consulenza e sostegno.
Allo scopo di assicurare la qualità dei servizi resi, sono
previsti due ricorsi alla normativa regolamentare per
l'accreditamento dei Punti di ascolto e per il finanziamento
degli stessi. Rispetto alla LR 7/2005, saranno sostenuti, nel
segno della continuità, i Punti di ascolto attivati e gestiti in
regime di partenariato mediante convenzioni tra enti locali e
altri soggetti operanti nel territorio regionale, quali le
organizzazioni di volontariato e di promozione sociale aventi tra
le proprie finalità la promozione del benessere lavorativo e il
contrasto a fenomeni vessatori e discriminatori in ambito
occupazionale, e le organizzazioni sindacali e datoriali. In
particolare, si prevede una razionalizzazione della composizione
dei Punti di ascolto, ciò anche per un miglior utilizzo delle
risorse economiche, prevedendo la presenza, in ciascuno, di un
team multidisciplinare composto da un avvocato giuslavorista, uno
psicologo esperto in psicologia del lavoro e di un medico
specialista in medicina legale o in medicina del lavoro (in
precedenza era prevista la presenza di entrambe le
specializzazioni), per garantire una copertura dal punto di vista
delle competenze, e dunque dell'assistenza fornita, il più
possibile completa e aderente agli effettivi bisogni dell'utente.
Altri tipi di iniziative che la Regione intende svolgere,
consistenti in attività di monitoraggio, studio e promozione
della cultura del benessere lavorativo, e che risultano essere
diverse dall'attività specifica dei Punti di ascolto (nei quali è
prestata assistenza diretta alle lavoratrici e ai lavoratori che
lamentano di essere stati oggetto di comportamenti vessatori o
discriminatori), sono previste a seguire.
Inoltre si istituisce un Gruppo di lavoro tecnico per il raccordo
tra le varie iniziative, di più agile funzionamento rispetto alla
Commissione regionale per il lavoro, integrato da altri
componenti (ora saranno sette e ricopriranno funzioni
sostanzialmente tecniche, attinenti alla materia oggetto della
legge). Nelle more della costituzione del nuovo Gruppo di lavoro
tecnico, le relative funzioni siano esercitate dalla
Sottocommissione per l'approfondimento delle tematiche connesse
alla materia di molestie morali e psicofisiche sul lavoro, oggi
costituita quale partizione tecnica della Commissione regionale
per il lavoro.
Quanto ai costi, la legge potrà contare su 30mila euro annui per
le attività di monitoraggio, studio e diffusione dei dati, di
160mila euro - a partire dal 2017 - per sostenere i Punti di
ascolto (sono 120mila quelli stanziati per il 2016) e delle
risorse per le indennità di viaggio dei componenti il Gruppo di
lavoro tecnico.
Dopo l'illustrazione, la II Commissione ha dedicato la giornata
ad ascoltare i parerei di numerosi soggetti maggiormente
coinvolti e rappresentativi degli enti locali, delle
organizzazioni sindacali, del mondo imprenditoriale, delle
cooperative, dei medici e degli avvocati. Il testo sarà, invece,
esaminato nel corso della seduta prevista per martedì prossimo,
19 aprile.
(immagini tv)