AR: Tondo, la riforma sanitaria forzatura politica penalizzante
(ACON) Trieste, 14 apr - COM/RCM - "L'ultimo atto della riforma
sanitaria regionale, caratterizzato dall'approvazione del
protocollo con le stesse tabelle della versione originaria, di
fatto stabilisce che la sanità, in FVG, sarà diretta e
rappresentata dal mondo universitario".
Lo dichiara il capogruppo di Autonomia Responsabile in Consiglio
regionale, Renzo Tondo, che oltre a soffermarsi sulle gravi
conseguenze che la riforma sanitaria produrrà indica quali
saranno le azione che AR intraprenderà: "È una chiara forzatura
politica di questa Giunta, che mortifica la professionalità della
stragrande maggioranza dei medici ospedalieri (che rappresentano
l'80% del totale) e che, purtroppo, aprirà la strada a una
ulteriore lunga stagione conflittuale.
"A Trieste, il 58% dei dirigenti medici sarà affidato a
dipendenti universitari, a Udine accadrà lo stesso per il 44%. Si
tratta di scelte effettuate senza alcuna motivazione.
Nell'affidamento degli incarichi e della conseguente
organizzazione ospedaliera, sono stati adottati pesi e misure
differenti per gli ospedali di Trieste, da una parte, Udine, San
Daniele e Tolmezzo dall'altra.
"Si è deciso di affidare il Servizio sanitario regionale a un
ente esterno (Università) che si occupa prevalentemente di
ricerca, didattica e minimamente di assistenza e che,
soprattutto, non ha vincoli diretti con le istituzioni che
garantiscono i finanziamenti per la salute dei cittadini.
"L'80% dei medici sono ospedalieri e questo nuovo assetto avrà
ricadute pesanti nella funzionalità dei servizi e
nell'organizzazione del sistema sanitario. Quando si parla di
cura e assistenza, i tempi persi sono persi in assoluto: quando
un cittadino si reca in ospedale ha bisogno di essere curato
subito, oggi, domani potrebbe risultare tardivo e quindi inutile.
È giusto che la didattica e la ricerca trovino nei nostri
ospedali lo spazio previsto per legge, ma senza anteporlo
all'attenzione che deve essere in primo luogo garantita al
benessere dei cittadini.
"Come Autonomia Responsabile inizieremo una serie di incontri con
le realtà che operano sia negli ospedali che nelle università in
modo da garantire la massima trasparenza relativamente ai
problemi emersi, tragica conseguenza di una riforma sbagliata".