Roma: Iacop in audizione dal presidente Mattarella
(ACON) Roma, 14 apr - COM/AB - Il Coordinatore della Conferenza
dei Consigli regionali Franco Iacop, presidente del Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia, assieme ai colleghi di altre
Assemblee legislative regionali, è stato ricevuto dal Capo dello
Stato, Sergio Mattarella, al quale ha presentato il nuovo
Coordinamento insediato a seguito della tornata elettorale
regionale. E' questa una prassi della Conferenza che ha preso
avvio dalla presidenza di Carlo Azeglio Ciampi, cui hanno fatto
seguito anche la condivisione di iniziative comuni in occasione
di rilevanti celebrazioni di carattere istituzionale.
Iacop ha illustrato a Mattarella le funzioni della Conferenza, il
suo ruolo di raccordo tra le Assemblee regionali, i provvedimenti
di indirizzo in ambito legislativo, le attività istituzionali di
partecipazione al processo di formazione europea, i costanti
momenti di relazione con il Parlamento nazionale. Ha quindi
ricordato il protocollo d'intesa sottoscritto lo scorso dicembre
dalla Conferenza con il Senato per attivare, a Costituzione
vigente, ambiti di collaborazione legislativa più stringenti, a
seguito del quale la Conferenza stessa, con partner universitari
e istituti di ricerca, ha avviato un master dedicato alla
preparazione di funzionari specializzati in analisi e valutazione
della politiche pubbliche, master che è stato presentato a
Palazzo Madama martedì scorso.
E' stato inoltre avviato - così ancora Iacop - un proficuo
rapporto di collaborazione con la Corte dei Conti, il cui
presidente ha avuto modo di sottolineare l'interlocuzione che si
è consolidata con gli organismi rappresentativi degli enti
territoriali e, in particolare, con la Conferenza delle Assemblee
legislative. In questo contesto la Conferenza ha svolto un ruolo
fondamentale e di tenuta del sistema regionale anche alla luce
dei fatti legati all'utilizzo dei fondi pubblici da parte dei
Gruppi consiliari. Con l'entrata in vigore del decreto legge 174
del 2012 tutte le Regioni hanno adottato leggi volte a ridefinire
i parametri di funzionamento e di costo per gli eletti, per i
Gruppi consiliari e per le strutture speciali delle Giunte.
Ciò detto - ha affermato Iacop - ribadiamo con forza il percorso
di innovazione istituzionale cui sono stati chiamati da alcuni
anni le Regioni e i Consigli regionali, pienamente consapevoli
del punto di svolta che ha rappresentato la crisi indotta da una
cattiva gestione dei fondi pubblici. Al contempo, tutto ciò non
autorizza alcuno a mettere in discussione il presidio e il valore
democratico delle istituzioni rappresentative regionali in quel
delicato meccanismo di controllo e bilanciamento tra i poteri
della Repubblica.
Infine, un accenno alla riforma costituzionale che porta con sé
elementi di cambiamento non solo per quanto attiene ai profili e
all'ambito delle politiche pubbliche nel riparto di competenze
tra Stato e Regioni, ma anche agli elementi procedurali e di
raccordo tra Senato e Regioni (Assemblee) che dovranno in alcuni
casi costruirsi, in altri svilupparsi, in altri ancora delinearsi
ex novo per una efficace governance del nuovo sistema
istituzionale che si va definendo.