Sel: Lauri con Garante visita reparto omosessuali carcere Gorizia
(ACON) Trieste, 14 apr - COM/MPB - Il capogruppo di Sel in
Consiglio regionale, Giulio Lauri, e il Garante delle persone
sottoposte a misure restrittive della libertà personale del Fvg,
Pino Roveredo, dopo l'audizione di quest'ultimo in Regione da cui
è emersa l'esistenza di una sezione gay nel carcere di Gorizia,
sono andati di persona a verificare la cosa. Il penitenziario
isontino accoglie dall' agosto 2015 un "reparto per omosessuali,
provenienti dal Triveneto, rinchiusi nella nuova ala
dell'edificio ristrutturata da poco, dove i tre detenuti si
dividono le due celle", racconta il Commissario che coordina il
servizio.
"La sezione omosessuali è stata istituita senza però essersi
dotata delle necessarie strutture né rafforzando l'organico -
spiega Lauri: l'istituto penitenziario goriziano vive infatti, da
anni, una situazione di disagio strutturale - nonostante un lotto
di interventi di recupero strutturale dell'edificio già ultimata
e la seconda a data da definirsi - e di forte carenza di
personale a fronte di una popolazione carceraria composta da 58
persone. Turni di servizi accorpati con agenti in età di
pensionamento non possono garantire la piena efficienza del
servizio. La condizione delle persone che vivono in questa zona
speciale è ulteriormente aggravata dall'impossibilità - per
mancanza di spazi adeguati e di personale di sorveglianza - di
accedere a tutte le attività riabilitative, didattiche e
lavorative come gli altri detenuti. Una pena raddoppiata.
"Durante l'incontro diretto con i tre detenuti che vivono in
questo reparto, è emersa forte la difficoltà della quotidianità
in un luogo dove tutto è impedito - racconta ancora il
consigliere di Sel -. Totale isolamento: l'attività di riordino
della Biblioteca è l'unica ad essere stata realizzata date la
carenza del personale e la necessità di mantenere l'isolamento
dei tre. Durante il colloquio, un giovane romeno ha dichiarato di
non essere omosessuale, che ha firmato un'istanza di protezione
senza però sapere che essa conteneva anche la richiesta di essere
separato dai detenuti eterosessuali, e che ora per questo vuole
andare via di là. Ci ha mostrato le braccia lesionate da numerosi
tagli, ci ha detto di aver ingoiato lamette, ci ha chiesto aiuto.
Non la pensa come lui invece un altro detenuto, rinchiuso nella
stessa sezione, che non ha nulla da obiettare su questa sezione
speciale".
"Sono rimasto impressionato dallo stato di totale isolamento in
cui si trovano questi tre detenuti. I programmi di protezione
vanno costruiti ascoltando i Garanti e il mondo
dell'associazionismo carcerario che ben conoscono le dinamiche
interne" - a sua volta ha affermato Pino Roveredo, al termine
della visita. E anche il consigliere Lauri ha concluso l'incontro
ribadendo "l'intenzione di vederci più chiaro", e prendendo
l'impegno di segnalare al Governo quanto emerso dalla visita.
"Voglio capire di più cosa sta succedendo e per questo
interpellerò anche il Garante nazionale dei detenuti Mauro Palma
e il Garante regionale dei diritti della persona Walter Citti:
per capire se a Gorizia sia in atto una duplice discriminazione,
quella di detenuti che vedono leso il diritto alla riabilitazione
sociale e quella di esseri umani liberi di avere il proprio
orientamento sessuale".