II Comm: turismo e strategie di marketing
(ACON) Trieste, 19 apr - AB - Siamo una regione da 8 milioni di
arrivi e da 2,2 milioni di presenza. E' questa la consistenza del
Friuli Venezia Giulia nel settore del turismo. Dato sottolineato
dal vicepresidente dell'Esecutivo, Sergio Bolzonello, alla II
Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Alessio
Gratton (Sel).
Bolzonello, affiancato dal direttore di PromoturismoFVG Marco
Tullio Petrangelo e dal direttore marketing Bruno Bertero, ha
quindi richiamato i dati del 2015 e quelli del turismo invernale
2015/16 presentati lunedì in conferenza stampa a Udine.
Interessanti come novità, quindi, le considerazioni su
Promoturismo FVG e soprattutto le strategie di marketing.
Petrangelo ha messo in evidenza le tre macroaree di competenza di
PromoturismoFVG - erogazione di servizi industriali, marketing,
struttura amministrativa - delle quali ha delineato le
caratteristiche, per concludere assicurando che entro un paio di
mesi questa nuova organizzazione potrà considerarsi pienamente
compiuta.
Per quel che riguarda il marketing, Bertero ha poi posto
l'accento su come siano cambiate le modalità di scelta delle
destinazioni, perché oggi il visitatore cerca ispirazione in rete
e gli vanno quindi fornite idee e suggerimenti assieme a una
serie di prodotti turistici principali e secondari.
Partendo da questo dato, i prodotti possono essere individuati
guardando al mare (che è il prodotto di punta) e alle città
storiche, alle città e ad altre aree, alla montagna (sia estiva
che invernale), all'enogastronomia, ai prodotti interni (tipo
attività sportive all'aria aperta).
Fondamentali sono i punti di informazione e accoglienza - 11
gestiti direttamente e altri 60 in forma indiretta, come quelli
delle Pro Loco - che vanno ottimizzati, potenziati e, dove serve,
riqualificati. E altrettanto importante è la parte web: il sito
di PromoturismoFVG ha avuto un sensibile incremento di accessi,
ma è indispensabile che anche gli altri siti dove il turista può
trovare informazioni siano altrettanto validi, per creare una
rete di informazioni completa, che sappia rispondere a ogni
esigenza.
Stiamo anche sviluppando - ha aggiunto - un prodotto che riguarda
le riserve e i parchi, avendo come punto fermo l'equilibrio tra
le attività di fruizione turistica e la salvaguardia dei
territori.
E poi c'è la strategia che segue il nuovo approccio con il
turismo: costruire microprodotti per andare a lavorare sul
prodotto principale. Qualche esempio: l'utilizzo di una pista
ciclabile per fruire di tutti i servizi collegati; oppure eventi
culturali che attirano il turista per un week-end più o meno
lungo in una città come, per esempio, Trieste.
Vi è inoltre la necessità di diversificare i prodotti interni,
offrire qualcosa che altri non hanno. Il mare non basta più da
solo, perché lo troviamo simile in tutta la Riviera adriatica:
ecco allora la necessità di affiancare prodotti attraenti, unici,
peculiari, così da indirizzare proprio qui la scelta del
potenziale turista.
Capitolo promozione: fa fatta on-line, ma non solo. Perché
on-line va bene per i venti-trentenni, va così così per
quaranta-cinquantenni, non va bene per i sessantenni e oltre, per
i quali serve una promozione off-line.
Infine un'anticipazione: ritornerà in giugno - dall'8 al 12 - il
Buy FVG 2016, alla sua quinta edizione, che vedrà la presenza di
oltre 100 tour operator e una ventina di giornalisti nazionali e
internazionali, vera e propria borsa del turismo del Friuli
Venezia Giulia che metterà in vetrina il territorio e le sue
eccellenze. Fulcro dell'evento sarà il workshop di sabato 11
giugno a Trieste, durante il quale gli operatori regionali
incontreranno i buyer internazionali per promuovere e
commercializzare il proprio prodotto turistico.
(immagini tv)