LN: Zilli, su immigrazione situazione regionale fuori controllo
(ACON) Trieste, 20 apr - COM/RCM - "I mesi passano, le
criticità permangono. È assurdo che la Regione continui a tessere
le lodi della gestione degli immigrati quando, invece, le
risposte dell'assessore Torrenti evidenziano nuovamente la totale
assenza di una seria pianificazione per l'emergenza".
Così commenta Barbara Zilli, a margine dell'audizione
dell'assessore Gianni Torrenti in VI Commissione consiliare.
La consigliera del Carroccio aggiunge: "I nodi cruciali non sono
stati affatto sciolti e riteniamo non lo saranno mai. I numeri
snocciolati da Torrenti certificano una situazione cronica:
sfondiamo costantemente la quota di immigrati assegnata dal
Governo alla nostra Regione, ma nessuno, presidente Serracchiani
compresa, rivendica a Roma un abbassamento della stessa. Non
abbiamo contezza degli investimenti strutturali effettuati per la
sistemazione delle caserme Cavarzerani e Monti, né certezze su
quel che sarà delle altre strutture demaniali interessate nella
nostra regione, leggi Chiusaforte e Tarvisio, per citarne alcune.
"Per quanto riguarda le ristrutturazione degli ex alloggi
militari a Chiusaforte e in tutte le altre realtà a ciò
interessate, pretendiamo la garanzia che almeno la metà degli
appartamenti venga destinata ai cittadini friulani che versano in
condizione di necessità.
"Doverosa e non più rinviabile è la verifica delle convenzioni
siglate con cooperative, enti e associazioni che gestiscono
l'accoglienza diffusa nella nostra regione al fine di scongiurare
situazioni di indebito arricchimento.
"È indubbio che il fenomeno ha assunto ormai caratteristiche di
cronicità, con un'impennata dei numeri: gli adulti presenti sono
oltre 3.600, mentre i minori si supera quota 500. Non sono state
affatto risolte le criticità relative alle presenze all'interno
del Cara di Gradisca (gli ospiti sono ben 402), né rispetto alle
strutture per minori non accompagnati, giudicate inadeguate per
stessa ammissione dell'assessore.
"Nel frattempo si tengono aperti sottopassi come quello di Udine
e si consente l'occupazione abusiva dei parchi cittadini, e si
accetta passivamente l'ingresso in media di dieci clandestini al
giorno attraverso il valico di Tarvisio. Lascia senza parole il
fatto l'assessore Torrenti non abbia riferito alcunchè in merito
al recente trasferimento di richiedenti asilo nella caserma
Friuli di Udine.
"L'encomiabile impegno delle forze di polizia, costantemente
sotto organico, non può sostituirsi alla Regione in assenza di
una progettualità".