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V Comm: petizioni art. 3 Statuto, audizioni pdl contrasto criminalità

04.05.2016
14:40
(ACON) Trieste, 4 mag - RCM - Illustrazione, in V Commissione consiliare, di due petizioni sull'approvazione, da parte del Consiglio regionale, di una legge di attuazione dell'articolo 3 dello Statuto di autonomia del Friuli Venezia Giulia, presentate rispettivamente da tre e da un cittadino.

L'articolo in esame afferma che in Regione "è riconosciuta parità di diritti e di trattamento a tutti i cittadini, qualunque sia il gruppo linguistico al quale appartengono, con la salvaguardia delle rispettive caratteristiche etniche e culturali". Ed è proprio sul principio di parità da garantire a ogni gruppo linguistico che si basano le rimostranze e le conseguenti richieste delle due petizioni, ovvero la parificazione delle lingue minoritarie riconosciute con quella italiana.

Il primo documento parla di: "lingua materna"; dichiarazione scritta di appartenere a un determinato gruppo linguistico e scelta di essere trattati come appartenenti a tale gruppo; elezione di una propria rappresentanza; modifica della definizione del territorio di insediamento del gruppo linguistico; istituzione di un organo collegiale di rappresentanza che esprime pareri vincolanti per il Consiglio regionale.

Per la seconda petizione, la parificazione di trattamento si traduce con la pubblicazione di tutte le leggi in ogni lingua riconosciuta, lo stesso dicasi per le tabelle che indicano le sedi degli uffici pubblici, i moduli delle domande da rivolgere alle istituzioni, le cartelle esattoriali, i verbali di contravvenzione, i bollettini di conto corrente, etc. Non da meno, si dovranno valutare le conoscenze linguistiche del personale in servizio presso gli enti pubblici e provvedere a organizzare dei corsi affinché apprenda le lingue minoritarie, in particolare la terminologia tecnica, oppure temporaneamente integrarlo con personale straniero.

In apertura di seduta, la Commissione aveva ascoltato alcuni soggetti più direttamente coinvolti nella proposta di legge n. 122 del M5S sul contrasto alla criminalità organizzata e di stampo mafioso.