CR: sì mozione revisione canoni grandi derivazioni idroelettriche (7)
(ACON) Trieste, 18 mag - MPB - Voto unanime dell'Aula per la
mozione presentata da Autonomia Responsabile, Nuovo centrodestra
e Forza Italia in Consiglio regionale con l'obiettivo di
impegnare la Giunta a rideterminare i canoni per le grandi
derivazioni d'acqua a uso idrolettrico, aumentandone il valore
in linea con le altre regioni italiane, dopo le modiche
introdotte da un emendamento proposto dal Pd e condiviso dai
proponenti e anche da Sel e M5S che lo hanno sottoscritto.
Modifiche che hanno fatto sì che la Giunta dichiarasse la propria
disponibilità ad aderire alle richieste: ovvero l'impegno entro
il mese di novembre del corrente anno ad approvare il regolamento
attualmente in corso di elaborazione con il quale saranno
rideterminati i canoni così da allinerarli con quelli già
determinati dalle altre Regioni italiane.
In Italia l'energia idroelettrica è la fonte di energia
rinnovabile più importante e rappresenta il 15-17% del totale
dell'energia prodotta; tre quarti degli impianti di produzione si
trovano nell'area alpina del territorio.
In Friuli Venezia Giulia si producono oltre 2500 GWh lordi l'anno
di energia idrolettrica, su un totale di 3740 GWh di energia
lorda prodotta da fonti rinnovabili, di cui circa il 67% da
grandi derivazioni, ovvero impianti con potenza superiore ai 3000
KW.
I produttori idroelettrici sono tenuti a versare un canone
stabilito dalle singole regioni, un sovra-canone ai BIM-bacini
imbriferi montani e un altro agli enti rivieraschi (Comuni e
Province); la devoluzione alle Regioni della facoltà di stabilire
i canoni di concessione ha determinato una situazione di grande
variabilità tra le diverse Regioni che applicano canoni che
oscillano dai 13 ai 37 euro/KW.
(segue)