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CR: Aula ricorda Marco Pannella e Gianfranco Gambassini (4)

19.05.2016
15:15
(ACON) Trieste, 19 mag - AB - All'inizio della seduta pomeridiana del Consiglio regionale, il vicepresidente Igor Gabrovec ha ricordato Marco Pannella, scomparso da poche ore, evidenziando come abbia lasciato un'impronta indelebile nella politica italiana.

Gabrovec ha quindi commemorato Gianfranco Gambassini, recentemente scomparso all'età di 92 anni, consigliere regionale dal 1983 al 1998.

Fiorentino di nascita e triestino di adozione, fu tra i padri fondatori della Lista per Trieste, con cui diede voce alla città con le 60.000 firme raccolte dal movimento del Melone, che lo vide tra i creatori.

Dirigente dell'Autorità portuale, fece delle battaglie per l'autonomismo e la valorizzazione del porto triestino la ragione stessa del suo lungo impegno politico.

Giunse nel capoluogo giuliano nel 1951, venne eletto consigliere comunale e poi assessore per 13 anni, prima di approdare all'Assemblea legislativa regionale, dove si dedicò con grande passione e con impegno politico e civile condotto sempre con serietà e coerenza.

Eletto in Consiglio regionale nella quinta, sesta e settima legislatura nelle fila della Lista per Trieste, da lui stesso definita "l'unica lista civica di iniziativa popolare", si occupò prevalentemente dei temi del trasporto marittimo e del sistema portuale del Friuli Venezia Giulia, ma anche di diversi altri settori tra i quali, forse unico tra i giuliani, l'attività venatoria.

Tre i passaggi fondamentali nella storia della Lista per Trieste che lo hanno visto protagonista: l'accordo con il Partito Socialista, l'apertura ai partiti laici, in particolare ai liberali e ai radicali, il contributo allo sdoganamento politico del Movimento sociale, nel quale aveva militato negli anni giovanili.

Gambassini era un uomo fuori dagli schemi: libero e anticonformista, anche se le relazioni personali giocarono un loro ruolo: l'amicizia con Arduino Agnelli, studioso e politico socialista, il rapporto cordiale con Marco Pannella, i dialoghi con esponenti storici del PCI triestino come Fausto Monfalcon e Antonino Cuffaro.

Tutti quelli che lo hanno conosciuto lo ricordano per i suoi interventi appassionati, per le battaglie portate avanti per Trieste, in particolare per il Porto vecchio, la difesa della triestinità, l'identità italiana della città.

Nel 2008 gli venne conferito il sigillo trecentesco della città di Trieste "in nome dell'appassionato impegno - questa la motivazione - con il quale è stato protagonista della vita politica della città, dimostrandosi sempre disponibile al dialogo e al confronto nel rispetto delle idee e delle opinioni altrui".

Di lui il giornalista Roberto Morelli ha tratteggiato il ritratto forse più pertinente: "non c'è stato nemico che non gli abbia reso l'onore delle armi, non uno che abbia rifiutato quella mano tesa. Gianfranco Gambassini ha incarnato una politica autentica di passioni coriacee e adamantine che oggi non ha più frequentatori".

Alla moglie Loretta e ai figli è stato trasmesso il cordoglio del Consiglio regionale.

Per Pannella e Gambassini l'Aula ha rispettato un minuto di raccoglimento.

(segue)