CR: Aula ricorda Marco Pannella e Gianfranco Gambassini (4)
(ACON) Trieste, 19 mag - AB - All'inizio della seduta
pomeridiana del Consiglio regionale, il vicepresidente Igor
Gabrovec ha ricordato Marco Pannella, scomparso da poche ore,
evidenziando come abbia lasciato un'impronta indelebile nella
politica italiana.
Gabrovec ha quindi commemorato Gianfranco Gambassini,
recentemente scomparso all'età di 92 anni, consigliere regionale
dal 1983 al 1998.
Fiorentino di nascita e triestino di adozione, fu tra i padri
fondatori della Lista per Trieste, con cui diede voce alla città
con le 60.000 firme raccolte dal movimento del Melone, che lo
vide tra i creatori.
Dirigente dell'Autorità portuale, fece delle battaglie per
l'autonomismo e la valorizzazione del porto triestino la ragione
stessa del suo lungo impegno politico.
Giunse nel capoluogo giuliano nel 1951, venne eletto consigliere
comunale e poi assessore per 13 anni, prima di approdare
all'Assemblea legislativa regionale, dove si dedicò con grande
passione e con impegno politico e civile condotto sempre con
serietà e coerenza.
Eletto in Consiglio regionale nella quinta, sesta e settima
legislatura nelle fila della Lista per Trieste, da lui stesso
definita "l'unica lista civica di iniziativa popolare", si occupò
prevalentemente dei temi del trasporto marittimo e del sistema
portuale del Friuli Venezia Giulia, ma anche di diversi altri
settori tra i quali, forse unico tra i giuliani, l'attività
venatoria.
Tre i passaggi fondamentali nella storia della Lista per Trieste
che lo hanno visto protagonista: l'accordo con il Partito
Socialista, l'apertura ai partiti laici, in particolare ai
liberali e ai radicali, il contributo allo sdoganamento politico
del Movimento sociale, nel quale aveva militato negli anni
giovanili.
Gambassini era un uomo fuori dagli schemi: libero e
anticonformista, anche se le relazioni personali giocarono un
loro ruolo: l'amicizia con Arduino Agnelli, studioso e politico
socialista, il rapporto cordiale con Marco Pannella, i dialoghi
con esponenti storici del PCI triestino come Fausto Monfalcon e
Antonino Cuffaro.
Tutti quelli che lo hanno conosciuto lo ricordano per i suoi
interventi appassionati, per le battaglie portate avanti per
Trieste, in particolare per il Porto vecchio, la difesa della
triestinità, l'identità italiana della città.
Nel 2008 gli venne conferito il sigillo trecentesco della città
di Trieste "in nome dell'appassionato impegno - questa la
motivazione - con il quale è stato protagonista della vita
politica della città, dimostrandosi sempre disponibile al dialogo
e al confronto nel rispetto delle idee e delle opinioni altrui".
Di lui il giornalista Roberto Morelli ha tratteggiato il ritratto
forse più pertinente: "non c'è stato nemico che non gli abbia
reso l'onore delle armi, non uno che abbia rifiutato quella mano
tesa. Gianfranco Gambassini ha incarnato una politica autentica
di passioni coriacee e adamantine che oggi non ha più
frequentatori".
Alla moglie Loretta e ai figli è stato trasmesso il cordoglio del
Consiglio regionale.
Per Pannella e Gambassini l'Aula ha rispettato un minuto di
raccoglimento.
(segue)