I e IV Comm: audizione manager di Aeroporto FVG
(ACON) Trieste, 25 mag - RCM - Audizione del presidente e del
direttore generale di Aeroporto FVG (AFVG), per la I e la IV
Commissione del Consiglio regionale, interessate a conoscere
risultati economici e strategie gestionali previste nel Piano
industriale 2016-2020 della società di Ronchi dei Legionari.
Ecco che a un anno esatto dalla sua nomina, il presidente Antonio
Marano ha parlato tanto di eredità quanto di presupposti futuri
del Piano, il tutto considerando le aspettative dell'azionista di
maggioranza Regione Friuli Venezia Giulia. E non ha mancato di
spiegare come sia avvenuta la scelta del nuovo direttore
generale, una scelta che ha tenuto conto anche delle conoscenze
linguistiche, ed è così che Marco Consalvo - ha detto Marano - è
in azienda da novembre 2015.
Il presidente ha poi fatto una carrellata veloce sulla chiusura
dell'accordo di programma con Enac, il soggetto regolatore di
tutte le attività di trasporto aereo in Italia; assegnati i
lavori per il polo intermodale con apertura dei canteri per
agosto/settembre; incorporata la società dei parcheggi e azzerato
l'organo amministrativo della security, che passa senza oneri
aggiuntivi al direttore generale; a breve sarà aperto uno
sportello automatico di Unicredit Banca; approvato il Piano
industriale 2016-2020.
Ma soprattutto Marano ha affermato che il periodo 2011-2015 ha
visto, per Aeroporto FVG, una costante perdita di fatturato
dovuto a una continua riduzione dei passeggeri e alla rigidità
dei costi fissi. I due fattori congiunti hanno avuto l'effetto di
erodere il flusso di cassa operativo, che passa dai 2,1 milioni
di euro del 2011 ai 720mila euro del 2015. Il patrimonio netto -
ha concluso - si è ridotto del 52%, perciò oggi la società ha un
valore pari a zero.
A entrare nel dettaglio di cause ed effetti, il direttore
generale Consalvo, che ha detto di volumi di traffico modesti con
contrazione negli ultimi due anni e scarso appeal commerciale,
struttura dei costi insostenibile, struttura organizzativa rigida
e inefficiente. Nel periodo 2011-2015, AFVG ha registrato una
costante perdita di fatturato (-21% nei 5 anni), soprattutto per
la continua perdita di passeggeri (Cagr, ovvero tasso di crescita
annuo, negativo pari a -3,6%).
Negli ultimi 13 anni (2003-2015) - ha proseguito Consalvo -,
l'azienda ha accumulato perdite superiori a 8 milioni (mln) di
euro, il costo del personale si è incrementato del 30%, ha fatto
investimenti per 17 mln rispetto ai 25 programmati per il periodo
2016-2019. Inoltre, negli anni 2011-2015 emergono criticità
strutturali: tutti i principali parametri del conto economico
(ricavi, costi e margine operativo) riportati al passeggero sono
peggiori degli altri aeroporti del Nord-Est; la struttura dei
costi è insostenibile e il costo del lavoro (personale) per
passeggero è quasi il doppio degli aeroporti Save di Venezia e
Treviso, ovvero 4,48 euro contro 2,75, mentre i ricavi sono di
9,27 euro contro i 12,76 di Save; con la configurazione
gestionale del 2015, AFVG perde 7 euro per ogni passeggero in
arrivo.
Otto, allora, gli obiettivi inseriti nel Piano industriale
2016-2020: incrementare il volume dei passeggeri sino a superare
il milione di persone; diventare una moderna infrastruttura di
trasporto aereo integrata con altre modalità regionali;
migliorare le performance delle attività cosiddette "non
aviation"; rendere efficienti i costi operativi; partecipare alla
copertura degli investimenti, per sviluppare il relativo Piano,
attraverso un apporto minimale di capitale da parte
dell'azionista Regione; far crescere il Pil regionale anche
prevedendo un contributo regionale per sostenere lo sviluppo
turistico che farà attrarre nuovo traffico all'aeroporto;
riorganizzare l'azienda per recuperare l'efficienza della
struttura; introdurre un sistema di incentivi che premi i
dipendenti sulla base dei risultati raggiunti.
Ecco che se, nel 2015, il flusso operativo di cassa è stato di
720mila euro, la previsione per quest'anno è di passare a 1,07
mln, che salgono ancora nel 2017 sino a 2,47, 3,67 l'anno dopo,
3,44 nel 2019 e infine 4,86 nel 2020. Non solo, perché si prevede
pure che, nel periodo di regolamentazione tariffaria 2016-2019,
il traffico raggiunga i 985mila passeggeri, con una crescita
media del 7,2%. I voli di linea dovrebbero aumentare del 6,9%, i
charter del 15,7%, i cargo del 6,4%.
Suddividendo gli investimenti in macro-aree, per il terminal
passeggeri sono previsti 7 mln nel 2016 e 1,45 nel 2017, per un
totale di oltre 10 mln nel periodo 2016-2019 (soprattutto si
prevede di ristrutturare i servizi igienici, riqualificare i
gate, posizionare nuovi ascensori, creare nuove aree,
semplificare la logistica, offrire nuovi controlli per la
sicurezza); alle infrastrutture di volo andranno quasi 2,22 mln
nel 2016 e 5,1 nel 2017, per oltre 12 mln al 2019; per lo viluppo
dell'intermodalità si spenderanno 2,5 mln nel 2016 e 7,4 nel
2017, per totali 16,8 mln circa a fine quadriennio. Per il polo
intermodale, ci saranno finanziamenti per un milione di euro, nel
2016-2017, anche da parte di Rete ferroviaria italiana (Rfi), si
tratta di creare una infrastruttura mirata di interscambio tra le
forme di trasporto aria-gomma-ferro: nel 2017 sarà realizzato il
primo lotto del polo intermodale, il secondo terminerà nel 2019.
A chiusura del suo intervento, Consalvo ha garantito che AFVG non
perde passeggeri con l'aeroporto di Lubiana ma con Save Venezia.
(immagini tv)