Consiglio regionale: visita delegazione comunità Yazida in Iraq
(ACON) Trieste, 27 mag - AB - Una delegazione di esponenti
della comunità Yazida in Iraq, guidata dalla deputata del
Parlamento iracheno Vian Dakhil Saeed, ha fatto visita al
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, dove ha incontrato
il presidente, Franco Iacop, e i presidenti delle Commissione VI e
III, che tra le loro competenze, si occupano di politiche della
pace, della solidarietà, della cooperazione allo sviluppo, di
sanità.
La delegazione, accompagnata da Marzio Babille, esperto
dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, si trova
in questi giorni in Italia per affrontare i temi della protezione
delle minoranze e del diritto umanitario internazionale e per
sensibilizzare le istituzioni sulla situazione della comunità
Yazida nel Kurdistan iracheno, che vive una situazione di grande
sofferenza: l'emergenza sfollati e i rischi per questa minoranza
risultano gravi, le famiglie patiscono una scarsa assistenza
sanitaria, migliaia di persone non vengono ancora raggiunte da
alcun intervento umanitario, la drastica riduzione del servizi
essenziali nel settore nord occidentale di Iraq e Siria porta
ogni giorno centinaia di sfollati ad abbandonare i campi o zone
non protette per tentare la fortuna verso l'Europa.
Una situazione delineata nel dettaglio e nei numeri dalla
parlamentare, un popolo - 650.000 persone - che cerca e vuole la
pace, ma che deve invece subire gli attacchi dello Stato
islamico, che uccide gli uomini, che rapisce le donne per poi
venderle, ridurle in schiavitù, violentarle, che prende
adolescenti e giovani per indottrinarli alla causa e per
addestrarli all'uso delle armi.
Ventotto fosse comuni sono state finora scoperte, 3.500 donne
sono ancora in mano all'Isis, di centinaia di uomini non si ha
più traccia. E i numero potrebbero essere infiniti, ma tutti che
parlano di una cosa sola: il genocidio di un popolo.
L'Italia è in prima fila nell'impegno verso questa situazione e
al Governo italiano chiedono un sostegno affinché questo
genocidio venga riconosciuto dalla comunità internazionale,
perché possa cessare e non più ripetersi. Alla nostra Regione
chiedono di essere aiutati in questo processo di riconoscimento.
Un impegno che il presidente Iacop ha raccolto senza esitazioni,
nella consapevolezza di una situazione drammatica della quale
poco si parla e poco si conosce, ma che investe un popolo privato
di ogni opportunità di vita civile.
E proprio sollecitare un impegno civile e istituzionale - ha
aggiunto Iacop - è un dovere che ci assumiamo, perché è
assolutamente necessario intervenire in situazioni come questa
che non può lasciare né indifferenti né insensibili.
Al momento vi sono diverse iniziative per sostenere le cure in
Italia dei bambini che fanno parte di queste minoranze e che sono
malati, feriti, traumatizzati o sopravvissuti ai massacri. A
Trieste diversi di loro vengono presi in carico da strutture
materno-infantili di eccellenza come il Burlo Garofolo e proprio
da questa collaborazione nasce l'idea di ospitare la delegazione
in Italia, e oggi in Consiglio regionale, per avviare azioni di
sensibilizzazione sul dramma che si sta consumando.
A margine dell'incontro è stata inaugurata la mostra "Un passo
verso la rinascita" con le foto di dodici ragazze Yazidi del
campo profughi di Khanke, nella provincia di Duhok nel Kurdistan
iracheno.
(foto, immagini tv)