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FI: meno mezzi soccorso avanzato in FVG rispetto al resto d'Italia

04.06.2016
17:40
(ACON) Trieste, 4 giu - COM/AB - Interrogazione di Forza Italia in Consiglio regionale sugli standard indicati dal decreto ministeriale 70 del 2015, che prevedono un mezzo di soccorso avanzato ogni 60mila abitanti e massimo ogni 350 kmq, con un correttivo per le zone montane e svantaggiate. Questi standard non vengono applicati in Friuli Venezia Giulia dove, secondo il nuovo Piano sanitario, saranno uno ogni 1.309 kmq, uno ogni 205.800 abitanti.

Nello specifico, l'Isontino dovrebbe disporre almeno di due automediche, altrettante nel resto dell'Aas2 e 20 in tutta la regione. Invece qui, da sabato prossimo scatterà un'ulteriore riduzione del servizio del pronto soccorso, che passerà da due automediche a una anche di giorno, non soltanto di notte, come avviene dal 21 marzo scorso, per giunta con base a Gradisca, dove il medico non potrà essere utilizzato durante l'inattività poiché manca un pronto soccorso.

L'interrogazione intende quindi far luce sulle ragioni per le quali gli standard di sicurezza vigenti in Italia non vengono applicati nella nostra regione. Considerato che, in caso di infarto, su cento persone colpite da un disturbo acuto al cuore, statisticamente dieci riescono ad arrivare all'ospedale, si vuol anche sapere perché non si pensa di aumentare immediatamente il numero di ambulanze e di automediche su tutto il territorio regionale.