FI: meno mezzi soccorso avanzato in FVG rispetto al resto d'Italia
(ACON) Trieste, 4 giu - COM/AB - Interrogazione di Forza Italia
in Consiglio regionale sugli standard indicati dal decreto
ministeriale 70 del 2015, che prevedono un mezzo di soccorso
avanzato ogni 60mila abitanti e massimo ogni 350 kmq, con un
correttivo per le zone montane e svantaggiate. Questi standard
non vengono applicati in Friuli Venezia Giulia dove, secondo il
nuovo Piano sanitario, saranno uno ogni 1.309 kmq, uno ogni
205.800 abitanti.
Nello specifico, l'Isontino dovrebbe disporre almeno di due
automediche, altrettante nel resto dell'Aas2 e 20 in tutta la
regione. Invece qui, da sabato prossimo scatterà un'ulteriore
riduzione del servizio del pronto soccorso, che passerà da due
automediche a una anche di giorno, non soltanto di notte, come
avviene dal 21 marzo scorso, per giunta con base a Gradisca, dove
il medico non potrà essere utilizzato durante l'inattività poiché
manca un pronto soccorso.
L'interrogazione intende quindi far luce sulle ragioni per le
quali gli standard di sicurezza vigenti in Italia non vengono
applicati nella nostra regione. Considerato che, in caso di
infarto, su cento persone colpite da un disturbo acuto al cuore,
statisticamente dieci riescono ad arrivare all'ospedale, si vuol
anche sapere perché non si pensa di aumentare immediatamente il
numero di ambulanze e di automediche su tutto il territorio
regionale.