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I Comm: audizione per aggiornamento situazione Mediocredito (2)

07.06.2016
12:53
(ACON) Trieste, 7 giu - AB - Il percorso di risanamento - così ancora la presidente - prevede due manovre: la cessione delle sofferenze e l'integrazione con il Gruppo Bancario Iccrea (GBI).

Per un rapido ed effettivo conseguimento dell'obiettivo di risanamento è necessaria un'azione complessiva e strutturata sul portafoglio delle sofferenze che porti a una loro uscita dal bilancio. Sofferenze che vedono una quota del 58% da fuori regione FVG, principalmente Veneto, e una quota ante 2010 del 78%, dato che pesa sul bilancio di Mediocredito, costretto a gestire la sua attività ordinaria con un condizionamento dato da questi numeri.

Erano tre le ipotesi per far uscire le sofferenze dall'attivo di bilancio: scartate la scissione e la cessione, ci si è orientati sulla cartolarizzazione, l'unica - per il CdA - percorribile perché il prezzo di cessione dei crediti è sostenuto da una struttura tecnica nell'operazione e perché consente di coinvolgere una pluralità di investitori.

La struttura tecnica è una società veicolo, costituita appositamente, che ha come unico scopo il recupero dei crediti che ha acquistato. Si tratta di società vigilate, che acquistano crediti emettendo titoli obbligazionari di vari tipi, principalmente senior (che hanno priorità di rimborso) e junior (la componente più a rischio). La cartolarizzazione è stata ritenuta la soluzione più equilibrata nel rapporto costi/rischi.

La presidente Compagno ha quindi elencato i quattro elementi che determinano i prezzi di cessione dei crediti - valore di recupero, tempistica di recupero, spese di recupero, profitto dell'investitore - ha specificato le diverse soluzione di cartolarizzazione, per concludere tratteggiando il progetto di partnership con il Gruppo Bancario Iccrea (GBI), progetto che è a buon punto e sul quale sta lavorando un tavolo tecnico/legale.

Le quattro condizioni per la partnership sono la definizione di un piano industriale di MCFVG sostenibile e focalizzato sul Friuli Venezia Giulia; l'acquisizione della maggioranza del capitale sociale di MCFVG da parte di GBI; l'uscita di una quota rilevante delle sofferenze di MCFVG con la derecognition del rischio; un idoneo livello di CET1 ratio da parte MCFVG, post cessione delle sofferenze.

Infine, la road map per il risanamento di Banca Mediocredito FVG: la firma dell'accordo quadro (sul quale si sta lavorando), l'aumento di capitale MCFVG, la cartolarizzazione delle sofferenze secondo le operazioni proposte, il concambio azionario soci, l'integrazione con il Gruppo Bancario Iccrea. Su questa road map gravano alcune varianti che non dipendono dalla banca e che possono essere sintetizzate negli accordi tra soci MCFVG, nei provvedimenti normativi della Regione, nelle autorizzazioni da parte di Banca d'Italia e BCE, nell'accordo concambio.

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