I Comm: audizione per aggiornamento situazione Mediocredito (2)
(ACON) Trieste, 7 giu - AB - Il percorso di risanamento - così
ancora la presidente - prevede due manovre: la cessione delle
sofferenze e l'integrazione con il Gruppo Bancario Iccrea (GBI).
Per un rapido ed effettivo conseguimento dell'obiettivo di
risanamento è necessaria un'azione complessiva e strutturata sul
portafoglio delle sofferenze che porti a una loro uscita dal
bilancio. Sofferenze che vedono una quota del 58% da fuori
regione FVG, principalmente Veneto, e una quota ante 2010 del
78%, dato che pesa sul bilancio di Mediocredito, costretto a
gestire la sua attività ordinaria con un condizionamento dato da
questi numeri.
Erano tre le ipotesi per far uscire le sofferenze dall'attivo di
bilancio: scartate la scissione e la cessione, ci si è orientati
sulla cartolarizzazione, l'unica - per il CdA - percorribile
perché il prezzo di cessione dei crediti è sostenuto da una
struttura tecnica nell'operazione e perché consente di
coinvolgere una pluralità di investitori.
La struttura tecnica è una società veicolo, costituita
appositamente, che ha come unico scopo il recupero dei crediti
che ha acquistato. Si tratta di società vigilate, che acquistano
crediti emettendo titoli obbligazionari di vari tipi,
principalmente senior (che hanno priorità di rimborso) e junior
(la componente più a rischio). La cartolarizzazione è stata
ritenuta la soluzione più equilibrata nel rapporto costi/rischi.
La presidente Compagno ha quindi elencato i quattro elementi che
determinano i prezzi di cessione dei crediti - valore di
recupero, tempistica di recupero, spese di recupero, profitto
dell'investitore - ha specificato le diverse soluzione di
cartolarizzazione, per concludere tratteggiando il progetto di
partnership con il Gruppo Bancario Iccrea (GBI), progetto che è a
buon punto e sul quale sta lavorando un tavolo tecnico/legale.
Le quattro condizioni per la partnership sono la definizione di
un piano industriale di MCFVG sostenibile e focalizzato sul
Friuli Venezia Giulia; l'acquisizione della maggioranza del
capitale sociale di MCFVG da parte di GBI; l'uscita di una quota
rilevante delle sofferenze di MCFVG con la derecognition del
rischio; un idoneo livello di CET1 ratio da parte MCFVG, post
cessione delle sofferenze.
Infine, la road map per il risanamento di Banca Mediocredito FVG:
la firma dell'accordo quadro (sul quale si sta lavorando),
l'aumento di capitale MCFVG, la cartolarizzazione delle
sofferenze secondo le operazioni proposte, il concambio azionario
soci, l'integrazione con il Gruppo Bancario Iccrea. Su questa
road map gravano alcune varianti che non dipendono dalla banca e
che possono essere sintetizzate negli accordi tra soci MCFVG, nei
provvedimenti normativi della Regione, nelle autorizzazioni da
parte di Banca d'Italia e BCE, nell'accordo concambio.
(immagini tv)
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