Garante discriminati: i social network colpiscono la sfera pubblica
(ACON) Trieste, 17 giu - COM/RCM - Il Garante regionale per le
persone a rischio di discriminazione, Walter Citti, esprime
profonda preoccupazione per i numerosi episodi di intolleranza
nei confronti di minoranze e gruppi sociali che si sono
registrati in Friuli Venezia Giulia in questi ultimi giorni e che
sembrano evidenziare un grave rischio per la convivenza civile e
la coesione sociale. È, perciò, necessaria un'azione di
prevenzione nei confronti dell'uso dei social network per la
diffusione di messaggi di intolleranza e razzismo.
Citti comunica di aver segnalato all'Oscad (Osservatorio per la
sicurezza contro gli atti di discriminazione presso il ministero
dell'Interno) la vicenda del candidato alle elezioni comunali di
Pordenone pesantemente offeso su Facebook da epiteti razzisti,
affinché si accertino gli eventuali reati di diffamazione, con
la circostanza dell'odio etnico-razziale, e di diffusione di idee
fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico.
Il Garante regionale ricorda come la comunicazione attraverso i
social network attenga alla sfera pubblica, in quanto i post e i
commenti pubblicati sono destinati a essere normalmente letti in
tempi ravvicinati da un numero indeterminato di soggetti, per cui
per tali forme di comunicazione la libertà di espressione trova
il giusto limite del rispetto della dignità delle persone e
dunque cessa quando travalica nella diffamazione,
nell'istigazione alla discriminazione, incitamento o diffusione
dell'odio razziale, nazionale o religioso, così come riconosciuto
dalla giurisprudenza europea e nazionale.
Citti ricorda inoltra la recente pubblicazione della seconda
"Mappa dell'intolleranza", fondata sull'analisi della
concentrazione di messaggi sessisti, razzisti, omofobi e
islamofobi inviati via twitter. Ed esprime preoccupazione per
come, secondo tale ricerca, nella nostra regione i messaggi
intolleranti siano particolarmente presenti in rapporto alla
popolazione residente, rendendo necessari interventi di
prevenzione e promozione all'uso corretto dei social network,
nonché di supporto all'inclusione sociale e di promozione delle
pari opportunità.