M5S: Aeroporto, far valere azione responsabilità amministratori
(ACON) Trieste, 20 giu - COM/MPB - "I dipendenti dell'aeroporto
di Ronchi dei Legionari non possono pagare i danni causati da
amministratori incapaci. I contratti di solidarietà, proposti
dall'attuale gestione, rappresentano il primo passo di un ricatto
occupazionale al quale i lavoratori non potranno sottrarsi pur di
mantenere il loro posto. Non possiamo dimenticare che, negli
ultimi 15 anni, sono state le amministrazioni di centrosinistra e
di centrodestra a scegliere i vertici della struttura
aeroportuale. Bisogna chiedere subito un'azione di responsabilità
nei confronti delle passate gestioni". I portavoce del MoVimento
5 Stelle in Consiglio regionale contestano duramente un piano,
presentato nei giorni scorsi dal novo direttore Consalvo,
soprattutto nella parte in cui vengono proposti i contratti di
solidarietà per abbattere i costi fissi del personale.
"Il nuovo Piano industriale rappresenta indubbiamente una svolta
dopo anni di pessimi risultati economici - spiegano le portavoce
del M5S Ilaria Dal Zovo ed Elena Bianchi -. È giusto mettere in
sicurezza l'azienda che gestisce l'aeroporto perché, come tutte
le attività imprenditoriali, deve essere efficiente e non andare
continuamente in perdita. Se da una parte il direttore Consalvo
fa bene, quindi, a puntare su una nuova politica commerciale,
dall'altra la ristrutturazione non può andare però a penalizzare
unicamente gli stipendi e le condizioni lavorative dei dipendenti
dello scalo.
"Non deve essere una buona parte dei turnisti - gli
amministrativi e i dirigenti al momento sono stati risparmiati -
a pagare per i gravi errori commessi nel passato. E soprattutto
non possono essere utilizzati dei "trucchetti" come i contratti
di solidarietà. Accettando questa imposizione, i lavoratori
dell'aeroporto, per mantenere il posto di lavoro, nel prossimo
futuro saranno infatti costretti ad accettare qualsiasi contratto
che verrà loro proposto. È bene sottolineare, invece, che
esistono già delle forme contrattuali che garantiscono la
flessibilità, senza dovere per forza utilizzare i contratti di
solidarietà".
"Per risollevare le sorti dello scalo aeroportuale bisogna
mettere mano a un piano di razionalizzazione che coinvolga
l'intera struttura. Il personale - aggiungono - deve essere
collocato nei posti giusti in base alle effettive necessità
operative, ma al tempo stesso deve essere retribuito e tutelato
dalla forme contrattuali già in vigore nel nostro ordinamento. I
contratti di solidarietà finiscono per spingere sempre più in
basso i livelli del mercato del lavoro. Si tratta di una politica
occupazionale non degna di un Paese civile e i lavoratori non
devono più essere costretti a raccogliere le briciole per colpa
di altri.
"Bisogna individuare - concludono Dal Zovo e Bianchi - tutte le
cause del dissesto economico-finanziario in cui versa l'aeroporto
di Ronchi. Cosa aspettano la Regione e il cda di Aeroporto Fvg a
far valere l'azione di responsabilità nei confronti dei
precedenti amministratori e revisori dello scalo aeroportuale?".