AR-Ncd-FI: fondi per recupero edile bloccati da regolamento sbagliato
(ACON) Trieste, 21 giu - COM/MPB - "192 domande di cui 60 da
imprese e 132 da privati e fondi complessivi per 21,5 milioni di
euro: tutto in maggioranza è bloccato da un regolamento
completamente sbagliato, licenziato senza essere minimamente
condiviso con le opposizioni. La legge per il recupero edilizio,
condivisa dall'opposizione, al momento ha portato all'erogazione
di solo 750 mila euro a 3 imprese e 3 privati a fronte di un
numero di oltre 1.600 domande".
La denuncia in una nota congiunta di AR, Ncd e FI.
Roberto Revelant, consigliere regionale di Autonomia
Responsabile, parte proprio dai dati: "Si potevano muovere 60
milioni di euro visto che i contributi erano al 50%, una legge
giusta, ma attuata nel modo sbagliato. Avevamo chiesto - spiega
Revelant - un percorso condiviso per il regolamento, la Giunta ha
preferito il "fasìn de bessoi" e questi sono i risultati; a
questo punto bisogna intervenire per velocizzare il lavoro degli
uffici, consapevoli che sarebbe bastato aggiungere l'obbligo di
cantierabilità dell'oggetto di contributo; ora servono correttivi
diversi visto che il bando è ormai fatto. Il risultato è che
l'edilizia è paralizzata mentre i fondi giacciono nelle casse
della Regione".
Paride Cargnelutti, del Nuovo Centrodestra, invece sottolinea che
"il blocco è duplice perché oltre alle aziende già in graduatoria
sono fermi anche i primi degli esclusi. In questo assestamento
non ci sono risorse e dunque, qualora si sbloccasse la parte
burocratica si andrebbero a spendere soli soldi già stanziati. Se
le imprese attendono l'apertura del mercato per investire, non è
opportuno lasciare risorse inutilizzate in quel settore".
Alessandro Colautti, capogruppo di Ncd, evidenzia che "è
perfettamente inutile fare leggi buone, ma con regolamenti
profondamente sbagliati. Quando abbiamo proposto la
cantierabilità ci hanno preso a pesci in faccia e ora dopo due
anni sono consapevoli di aver fatto un errore".
"Mi auguro - ha invece aggiunto Renzo Tondo, capogruppo di AR -
che la Giunta, visto anche il clima politico che cambia,
comprenda che spesso e volentieri la minoranza quando fa delle
proposte non le fa per mettere gli ostacoli ma per dare una mano.
C'è sempre stata - rincara Tondo - una ottusità della
maggioranza, con la Santoro che è stata protagonista di questo
atteggiamento".
"In questo momento economico - conclude il capogruppo di Forza
Italia, Riccardo Riccardi - è opportuno mettere i soldi in
circolazione e tra patto di stabilità e difficoltà del pubblico
il mercato dei privati poteva essere sicuramente più ricettivo.
La Giunta spesso dimentica che in questa regione il manovale
diventa imprenditore e proprio per questo c'è bisogno di
interventi che semplifichino i meccanismi, e non aggiungere
burocrazia che rallenta il processo. In sostanza i soldi devono
entrare subito in vena ed essere spendibili nell'immediatezza".