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AR-Ncd-FI: fondi per recupero edile bloccati da regolamento sbagliato

21.06.2016
15:07
(ACON) Trieste, 21 giu - COM/MPB - "192 domande di cui 60 da imprese e 132 da privati e fondi complessivi per 21,5 milioni di euro: tutto in maggioranza è bloccato da un regolamento completamente sbagliato, licenziato senza essere minimamente condiviso con le opposizioni. La legge per il recupero edilizio, condivisa dall'opposizione, al momento ha portato all'erogazione di solo 750 mila euro a 3 imprese e 3 privati a fronte di un numero di oltre 1.600 domande".

La denuncia in una nota congiunta di AR, Ncd e FI.

Roberto Revelant, consigliere regionale di Autonomia Responsabile, parte proprio dai dati: "Si potevano muovere 60 milioni di euro visto che i contributi erano al 50%, una legge giusta, ma attuata nel modo sbagliato. Avevamo chiesto - spiega Revelant - un percorso condiviso per il regolamento, la Giunta ha preferito il "fasìn de bessoi" e questi sono i risultati; a questo punto bisogna intervenire per velocizzare il lavoro degli uffici, consapevoli che sarebbe bastato aggiungere l'obbligo di cantierabilità dell'oggetto di contributo; ora servono correttivi diversi visto che il bando è ormai fatto. Il risultato è che l'edilizia è paralizzata mentre i fondi giacciono nelle casse della Regione".

Paride Cargnelutti, del Nuovo Centrodestra, invece sottolinea che "il blocco è duplice perché oltre alle aziende già in graduatoria sono fermi anche i primi degli esclusi. In questo assestamento non ci sono risorse e dunque, qualora si sbloccasse la parte burocratica si andrebbero a spendere soli soldi già stanziati. Se le imprese attendono l'apertura del mercato per investire, non è opportuno lasciare risorse inutilizzate in quel settore".

Alessandro Colautti, capogruppo di Ncd, evidenzia che "è perfettamente inutile fare leggi buone, ma con regolamenti profondamente sbagliati. Quando abbiamo proposto la cantierabilità ci hanno preso a pesci in faccia e ora dopo due anni sono consapevoli di aver fatto un errore".

"Mi auguro - ha invece aggiunto Renzo Tondo, capogruppo di AR - che la Giunta, visto anche il clima politico che cambia, comprenda che spesso e volentieri la minoranza quando fa delle proposte non le fa per mettere gli ostacoli ma per dare una mano. C'è sempre stata - rincara Tondo - una ottusità della maggioranza, con la Santoro che è stata protagonista di questo atteggiamento".

"In questo momento economico - conclude il capogruppo di Forza Italia, Riccardo Riccardi - è opportuno mettere i soldi in circolazione e tra patto di stabilità e difficoltà del pubblico il mercato dei privati poteva essere sicuramente più ricettivo. La Giunta spesso dimentica che in questa regione il manovale diventa imprenditore e proprio per questo c'è bisogno di interventi che semplifichino i meccanismi, e non aggiungere burocrazia che rallenta il processo. In sostanza i soldi devono entrare subito in vena ed essere spendibili nell'immediatezza".