Iacop a presentazione al Senato del Rapporto 2015 sulle Regioni
(ACON) Trieste, 21 giu - MPB - Il presidente del Consiglio
regionale FVG Franco Iacop, coordinatore della Conferenza dei
presidenti delle Assemble legislative delle Regioni e delle
Province autonome, è intervenuto questo pomeriggio, a Roma, alla
presentazione del Rapporto sulle Regioni d'Italia per il 2015 da
parte dell'Istituto di Studi sui sistemi regionali Federali e
sulle Autonomie del Consiglio nazionale delle ricerche
(Issirfa-CNR), che si è svolta al Senato, nella Sala Koch di
Palazzo Madama.
Ai lavori - aperti dal presidente del Senato, Pietro Grasso, e
dal presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, Massimo
Inguscio - hanno portato spunti di riflessione Giulia Maria
Napolitano e Stelio Mangiameli, rispettivamente ricercatrice e
direttore dell'Issirfa - CNR, Giancluadio Bressa, sottosegretario
alla presidenza del Consiglio dei ministri per gli Affari
regionali, e Giampiero d'Alia, presidente della Commissione
Bicamerale per gli Affari regionali, prima dell'intervento
conclusivo di Iacop in veste di coordinatore della Conferenza dei
presidenti delle Assemblee legislative regionali.
Per il pres. Iacop il censimento consente di meglio comprendere
la realtà del Paese, e attraverso la mole di elementi raccolti
mostra l'esistenza di alcune ambiguità nel rapporto tra Stato
centrale e Regioni e la necessità di luoghi di coordinamento e
confronto; ma anche offre al decisore politico alcuni dati
significativi, rafforzando l'idea che luoghi come la Conferenza
dei Consigli regionali possano e debbano fare un salto di qualità
nell'individuare linee di indirizzo sulle politiche legislative.
Così, Iacop ha indicato le tre sfide importanti che si profilano
per le Regioni, alle soglie del referendum.
Una è rappresentata dallo spaccato socio-economico che emerge
dallo studio e che pone una diversa centralità del ruolo delle
Regioni: la risposta centralista, se non fortemente temperata da
un diverso protagonismo delle Regioni, rischia di trasmettere
l'amaro sapore di un già visto (dalla Cassa del Mezzogiorno ad
alcune esperienze non positive delle leggi obiettivo dello scorso
decennio).
C'è poi il tema delle macro-regioni che apparentemente
semplifica, ma di fatto svuota. Rispetto a questo scenario una
utile risposta può essere il ruolo delle Regioni nell'ambito
delle grandi regioni europee, in grado così di "accorciare" la
distanza tra istituzioni comunitarie e cittadini.
Infine, il nuovo Senato delle autonomie, ovvero il luogo
istituzionale tra collaborazione/co-governo e
interdizione/controllo. Qui, per Iacop, la dimensione regionale
può diventare nuovamente centrale con un ruolo e un profilo
assolutamente nuovo per far crescere la dimensione istituzionale
complessiva.