CR: modifiche art.27 L.R. 26/2014, relatore maggioranza Paviotti (3)
(ACON) Trieste, 22 giu - MPB - All'attenzione dell'Aula lo
stralcio n.106-02 contenente le modifiche all'articolo 27 della
legge 26/2014, concernenti l'esercizio in forma associata di
funzioni comunali.
Il relatore di maggioranza Pietro Paviotti (Cittadini),
richiamando genesi e sviluppi della legge 26, ha ricordato che
all'obiettivo iniziale del provvedimento di modifica di
trasferire i servizi finanziari e contabili e il controllo di
gestione dei Comuni dall'art. 26 (funzione da gestire in UTI)
all'art. 27 (funzione da gestire in avvalimento) si sono aggiunti
in Commissione una serie di emendamenti giuntali, classificabili
in due filoni.
In sintesi, risultato del primo filone - che traduce in norma
quelli che sono i risultati del tavolo di confronto politico che
ha visto discutere i capigruppo in Consiglio regionale, i
rappresentanti di ANCI ed UNCEM con, in particolare, la presenza
di una rappresentanza dei sindaci ricorrenti - è che le funzioni
comunali esercitate dall'Unione saranno complessivamente 11
(sistemi informativi; gestione del personale; servizi sociali;
polizia locale; attività produttive; catasto; programmazione e
pianificazione territoriale di livello sovracomunale;
pianificazione di protezione civile; statistica; progettazione a
finanziamento europeo; servizi tributari) mentre le funzioni
comunali esercitate avvalendosi degli uffici dell'Unione o, in
caso di adeguatezza dimensionale tramite convenzione, saranno
complessivamente 7 (gestione dei fabbisogni di beni e servizi
tramite la CUC - esclusivamente in avvalimento; i servizi
finanziari e contabili e il controllo di gestione;
opere pubbliche e procedure espropriative; pianificazione
territoriale comunale ed edilizia privata;procedure
autorizzatorie in materia di energia; organizzazione dei servizi
pubblici di interesse economico generale; edilizia scolastica e
servizi scolastici).
L'altro filone di modifiche riguardano la razionalizzazione del
trasferimento di alcune funzioni provinciali in materia
ambientale e di infrastrutture per consentirne un più efficiente
esercizio; l'ordinamento della polizia locale disciplinato dalla
LR 9/2009 con l'introduzione di una più puntuale disciplina dello
svolgimento associato del Servizio di polizia locale nell'ambito
delle UTI; la proposta di gestione delle Province di Gorizia e
Trieste, i cui organi scadono l'1 ottobre 2016, tramite
commissariamento in considerazione della ormai imminente
approvazione definitiva dello Statuto regionale che prevede la
soppressione delle Province.
Sulla previsione di una leva finanziaria che accompagni e
sostenga l'avvio e l'operatività delle Unioni, sull'eliminazione
di un fondo di perequazione per gli enti extra-UTI e su altre
questioni spinose molti gli emendamenti presentati nelle ultime
ore, che portano a una riscrittura del testo originario.
L'auspicio finale di Paviotti che si trovi la strada di una
ricomposizione, mettendo fine alle controversie permettendo
l'avvio di una nuova e necessaria modalità di governo del
territorio.
(segue)