FI-Ncd-AR-LN: proroga organi Province inaccettabile
(ACON) Trieste, 23 giu - COM/RCM - Con un emendamento di
Cittadini e Pd all'articolo 28 della legge stralcio in
discussione in Aula sulle funzioni dei Comuni, sono state
prorogate le funzioni politiche delle Province di Trieste e
Gorizia, che sarebbero dovute decadere. Nel dettaglio, la norma
consente alle attuali presidenze, alle Giunte e ai Consigli di
restare in carica fino al primo dicembre 2016.
Una scelta inaccettabile - spiega il capogruppo di FI in
Consiglio regionale, Riccardo Riccardi - visto che la presidente
Serracchiani fino a ieri si vantava di aver chiuso gli enti
intermedi, quando oggi decide di prolungarli di fatto senza
alcune competenze: le Province vengono svuotate ma si mantengono
gli organi politici che, senza l'emendamento, sarebbero decaduti
il primo luglio. Vengono poi a farci la morale paragonando
l'attuale situazione alla chiusura della Provincia di Pordenone,
che era ancora in funzione.
L'accusa del vicepresidente Rodolfo Ziberna è, invece, che gli
assesssori della Provincia di Gorizia con questa proroga si
ritroverà a percepire lo stipendio in sostanza per ritrovarsi a
fare riunioni tra di loro, senza dipendenti e senza deleghe. Se,
come sostengono loro - afferma Ziberna -, si tratta di un tema
tecnico, allora si azzerino gli emolumenti, altrimenti è un fatto
morale.
Alessandro Colautti, capogruppo del Nuovo Centrodestra, ha
commentato: "Siamo stati tutti additati come immorali sul tema
dei costi della politica, ora regalano lo stipendio ad alcune
persone che secondo la loro stessa legge sarebbero decaduti al
primo luglio".
L'abolizione delle Province - ha aggiunto Renzo Tondo, capogruppo
di Autonomia Responsabile - è solo uno specchietto per le
allodole. La conferma di presidenti e assessori del Pd sono la
dimostrazione che contano solo i posti e le poltrone.
Ennesima conferma dell'arroganza e dell'ipocrisia del Pd - ha
concluso Barbara Zilli, della Lega Nord -, mentre noi in Aula
denunciavamo questa cosa inaccettabile.