CR: modifiche funzioni comunali, approvati ultimi articoli (6)
(ACON) Trieste, 23 giu - RCM - Nelle more del completamento del
processo di riordino delle Province, queste ultime rideterminano,
entro il 31 agosto prossimo, le proprie dotazioni organiche per
effetto del trasferimento delle loro funzioni. È quanto
stabilisce un emendamento aggiuntivo della Giunta regionale alla
proposta stralcio sulle funzioni comunali.
E di personale da riallocare parlano anche gli emendamenti
giuntali successivi sulla Polizia locale, sui servizi educativi e
socio-assistenziali, sul distacco di personale regionale presso
la società Friuli Venezia Giulia Strade, sul trattamento
economico del personale anche già trasferito, sulle assunzioni di
personale regionale finalizzate all'attivazione della Centrale
unica di risposta al Nue 112.
Porta, invece, la firma dei capigruppo del centrosinistra,
affiancati da Martines (Pd) e Gratton (Sel), l'emendamento con
cui si ribadisce il trasferimento delle collezioni dei musei
provinciali di Gorizia ai Comuni di Gorizia e Monfalcone, e la
loro conservazione e valorizzazione è messa in capo all'ente
regionale per il patrimonio culturale (Erpac); e ancora con
Martines, i tre capigruppo hanno chiesto lo slittamento dal 30
giugno al 31 dicembre prossimo la data della rendicontazione di
un contributo regionale.
Da ultimo, l'Aula ha accolto tre emendamenti che erano stati
accantonati ieri: il primo (della Giunta) afferma che le
assemblee di comunità linguistica possono avvalersi della
collaborazione degli uffici e del personale dell'Agenzia
regionale per la lingua friulana (Arlef) o altra struttura
individuata dalla Regione; il secondo (capigruppo del
centrosinistra più Martines) afferma che i Comuni con popolazione
inferiore ai 15.000 abitanti (non 10.000 come previsto
inizialmente) dal primo gennaio 2017 possono esercitare in forma
associata i servizi finanziari e contabili; il terzo (di Gabrovec
- Pd/Ssk) abbassa del 30% le soglie demografiche quando si tratta
di Comuni di minoranza linguistica slovena.
Infine, alla legge è stato abbinato un ordine del giorno
Colautti-Cargnelutti (Ncd) con cui si impegna la Giunta a
prevedere che i limiti demografici previsti nella legge regionale
26/2014 riferiti ai Comuni montani si estendono a tutti i Comuni
dell'Uti se la maggioranza è, appunto, di Comuni montani.
(immagini tv)
(segue)