Pd: Bagatin, donne e lavoro, impegno della Regione per conciliarli
(ACON) Trieste, 24 giu - COM/MPB - "La questione della
conciliazione dei tempi lavorativi e famigliari, così come la
riduzione della forbice di genere in termini di occupazione e
salario restano tra le sfide principali non solo a livello
nazionale, ma anche regionale per sciogliere i nodi in tema di
donne e lavoro. Temi sui quali la Regione è già intervenuta in
alcuni specifici settori con interventi di sostegno".
A dirlo è la consigliera regionale del Pd, Renata Bagatin a
margine del convegno "Restart Women 2.0" che si è tenuto oggi
nella sede udinese della Regione, organizzato dall'associazione
Intramoenia, finanziato dall'Unione europea e sostenuto dalla
Regione Fvg e dall'Università di Udine. Nel corso del convegno è
stato presentato il progetto Re-start che propone una piattaforma
one line dove le donne potranno partecipare e accedere a diversi
contenuti formativi.
"In regione, nel primo trimestre del 2016 aumenta il numero di
occupati rispetto allo stesso periodo del 2015 e se a livello
nazionale la tendenza positiva è dovuta all'andamento della
componente maschile, in Fvg cresce solo l'occupazione femminile
(+2,5%, pari a +5.300 unità)" fa sapere Bagatin. Se il segnale
positivo è incoraggiante, continua la consigliera, "rimangono
tuttavia alcuni "differenziali di genere" da colmare. Si tratta
di problematiche "storiche", che si sono in parte accentuate con
la crisi". Infatti, i dati Istat confermano che la forbice tra
uomini e donne rimane particolarmente ampia. Se nel 2015 il tasso
di occupazione maschile medio era di 72%, quello femminile di
55,0%, nella fascia dei "giovani adulti" (25-34 anni) la
differenza è tra un tasso maschile di 80,1% e uno femminile di
57,1%. Tra i motivi di questo divario oltre che la crisi, vi è da
sempre l'impatto della difficoltà di conciliare i tempi
lavorativi con quelli familiari. Si segnala il maggiore utilizzo
del part time tra le donne ma soprattutto differenze salariali: i
dati Inps fotografano per il Fvg un divario, nel 2015, di circa
17 punti percentuali tra uomini e donne. Una forbice che si
amplia a 20 punti tra i dirigenti. E ancora l'abbandono del
lavoro da parte delle madri lavoratrici.
"Quello, della conciliazione dei tempi, per il nostro Paese e la
nostra regione rimane quindi una delle sfide principali.
Risolvere in modo innovativo tale aspetto può incidere sui
livelli occupazionali, sui livelli di reddito delle famiglie, ma
può anche contribuire a rimuovere quella "diffidenza" di molte
imprese nei confronti della forza lavoro femminile", sostiene
Bagatin.
Sul "nodo" conciliazione, fa sapere Bagatin, "la Regione è
intervenuta con contributi per abbattere le tariffe dei servizi
educativi per la prima infanzia (in possesso di un Isee entro i
30 mila euro e con almeno un genitore residente o lavoratore in
FVG da almeno un anno). Un altro intervento per la conciliazione
è il sistema di sportelli del programma SiConTe, finalizzato a
supportare le famiglie nella ricerca di soluzioni di
conciliazione e servizi di incrocio domanda/offerta di
collaboratori o collaboratrici familiari ("badanti")".