FI: Riccardi, Corte dei conti bacchetta Giunta su Uti
(ACON) Trieste, 29 giu - COM/MPB - "La Corte dei conti ha
bacchettato la presidente Serracchiani sull'approccio
"autoritativo" scelto dalla maggioranza per regolare il rapporto
fra Ente regionale ed Enti locali nel contesto del sistema
regionale integrato bocciando quindi l'approccio sulle Uti".
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Riccardo
Riccardi, dopo la relazione dei magistrati contabili sulla
pianificazione del rendiconto generale dell'Ente, spiega : "I
commissariamenti e le sanzioni finanziarie nei confronti dei
Comuni ribelli, bocciate anche dai giudici del Tar, non sono la
soluzione, ma ci vuole più duttilità e un miglior uso della regia
da parte della Regione, che comunque non può prescindere da
logiche di confronto".
"In particolare - prosegue Riccardi - la Corte dei Conti, prende
atto che: "il rapporto fra istituzioni e in primis il rapporto
che sta a fondamento del sistema regionale integrato, (leggi
rapporto fra Regione ed Enti locali in merito alle Uti), appare
oggi diverso da quello del passato, quando si privilegiava il
rapporto dell'incentivazione finanziaria a sostegno della
collaborazione e dell'associazionismo".
Oggi, sostiene la Corte, la collaborazione appare sostanzialmente
eterodiretta: diventa cioè una scelta che nasce secondo la logica
e per la finalità del raggiungimento dell'obbiettivo finanziario
complessivamente dovuto".
"Sebbene debba essere riconosciuta la legittimità di questo
percorso - continua il magistrato contabile - si deve rilevare
che le scelte attuative nella forma autoritativa che hanno
previsto il commissariamento e le sanzioni finanziare, non sono
risultate condivise dalla stessa giurisdizione amministrativa,
con la conseguenza che questa situazione pone ulteriori e non
insignificanti riflessi sull'attuazione completa di riordino del
governo del territorio."
Come uscirne allora?
"La Corte dei conti - spiega il capogruppo azzurro - indica un
percorso chiaro e preciso: "Fermo restando il doveroso
raggiungimento dell'obbiettivo finanziario complessivamente
dovuto, l'equilibrio del sistema è quindi rimesso alla duttilità
e al buon uso della funzione di regia, secondo metodi che non
possono prescindere da logiche di confronto e di considerazione
delle singole situazioni esistenti a livello regionale".
In sostanza, la Corte ribadisce quello che chiediamo da tempo
alla maggioranza: buonsenso, basta imposizioni e confronto con le
opposizioni.
Conclude Riccardi: "Sul tema invece della riduzione del debito il
merito è da ricercare nella Giunta precedente".