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FI: Riccardi, Corte dei conti bacchetta Giunta su Uti

29.06.2016
16:35
(ACON) Trieste, 29 giu - COM/MPB - "La Corte dei conti ha bacchettato la presidente Serracchiani sull'approccio "autoritativo" scelto dalla maggioranza per regolare il rapporto fra Ente regionale ed Enti locali nel contesto del sistema regionale integrato bocciando quindi l'approccio sulle Uti".

Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Riccardo Riccardi, dopo la relazione dei magistrati contabili sulla pianificazione del rendiconto generale dell'Ente, spiega : "I commissariamenti e le sanzioni finanziarie nei confronti dei Comuni ribelli, bocciate anche dai giudici del Tar, non sono la soluzione, ma ci vuole più duttilità e un miglior uso della regia da parte della Regione, che comunque non può prescindere da logiche di confronto".

"In particolare - prosegue Riccardi - la Corte dei Conti, prende atto che: "il rapporto fra istituzioni e in primis il rapporto che sta a fondamento del sistema regionale integrato, (leggi rapporto fra Regione ed Enti locali in merito alle Uti), appare oggi diverso da quello del passato, quando si privilegiava il rapporto dell'incentivazione finanziaria a sostegno della collaborazione e dell'associazionismo".

Oggi, sostiene la Corte, la collaborazione appare sostanzialmente eterodiretta: diventa cioè una scelta che nasce secondo la logica e per la finalità del raggiungimento dell'obbiettivo finanziario complessivamente dovuto".

"Sebbene debba essere riconosciuta la legittimità di questo percorso - continua il magistrato contabile - si deve rilevare che le scelte attuative nella forma autoritativa che hanno previsto il commissariamento e le sanzioni finanziare, non sono risultate condivise dalla stessa giurisdizione amministrativa, con la conseguenza che questa situazione pone ulteriori e non insignificanti riflessi sull'attuazione completa di riordino del governo del territorio."

Come uscirne allora?

"La Corte dei conti - spiega il capogruppo azzurro - indica un percorso chiaro e preciso: "Fermo restando il doveroso raggiungimento dell'obbiettivo finanziario complessivamente dovuto, l'equilibrio del sistema è quindi rimesso alla duttilità e al buon uso della funzione di regia, secondo metodi che non possono prescindere da logiche di confronto e di considerazione delle singole situazioni esistenti a livello regionale".

In sostanza, la Corte ribadisce quello che chiediamo da tempo alla maggioranza: buonsenso, basta imposizioni e confronto con le opposizioni.

Conclude Riccardi: "Sul tema invece della riduzione del debito il merito è da ricercare nella Giunta precedente".