Trieste: Coordinamento presidenti Consigli Regioni speciali
(ACON) Trieste, 30 giu - MPB - La sede del Consiglio regionale
di piazza Oberdan, a Trieste, ha ospitato la riunione del
Coordinamento dei presidenti dei Consigli regionali delle Regioni
a Statuto speciale e delle Province autonome, che ha fatto il
punto sui lavori della Commissione tecnica costituita al suo
interno un anno fa per approfondire il tema della revisione degli
Statuti e il ruolo che le Assemblee legislative recitano in
questo contesto, e hanno alla fine approvato un documento
politico.
All'incontro, presieduto da Franco Iacop, anche in veste di
coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Assemblee
legislative regionali italiane, sono intervenuti i rappresentanti
di Sardegna e Sicilia e della Provincia autonoma di Trento.
Con il documento i presidenti riconoscono le ragioni della
specialità, affermano la volontà di continuare ad assicurare la
presenza delle Assemblee legislative delle Regioni a Statuto
speciale e delle Province autonome in tutte le sedi in cui si
svolge il confronto sulla riforma degli statuti e delle relative
norme di attuazione, e chiedono al Governo e agli Esecutivi
regionali di favorire tale più ampio coinvolgimento.
Il documento sarà inviato al sottosegretario agli Affari
regionali Gianclaudio Bressa, in vista dell'assemblea plenaria
dei presidenti dei Consigli regionali fissata per il 15 luglio a
Roma per condividere una politica di fondo in merito. E
analogamente sarà inviato anche ai presidenti delle Regioni per
una loro piena sensibilizzazione sui temi della specialità e
della riforma degli statuti.
I temi discussi partono dalla constatazione che a oggi -
nonostante il ruolo che le Assemblee legislative attualmente
rivestono nella procedura statutaria e che, nella prospettiva di
riforma, rivestiranno in modo ancor più marcato con
l'introduzione del meccanismo dell'intesa - occorre garantire con
ulteriori e più efficaci modalità l'adeguato coinvolgimento delle
stesse.
L'aggiornamento del Paese in termini di regionalismo
differenziato, e la sua applicazione, è stato l'aspetto su cui
tutti gli esponenti si sono soffermati; in particolare Iacop,
sottolineando che non può essere immaginato come una riduzione al
minimo di competenze e funzioni, ha ribadito che se la specialità
vuole essere un modello virtuoso rispetto alle politiche
pubbliche di qualità, alla responsabilità, alla sussidiarietà e
alla cooperazione solidale, ciò non impedisce che le altre
Regioni, proprio in virtù del nuovo art. 116, terzo comma, del
disegno di riforma costituzionale, esercitino ulteriori funzioni
purchè dimostrino di esserne capaci e con bilanci in equilibrio.
Nel pomeriggio, i presidenti hanno preso parte all'incontro di
studio sul futuro della specialità regionale, evento organizzato
dal Consiglio regionale del FVG in ricordo di Livio Paladin, a 42
anni dalla pubblicazione del suo "Commento allo Statuto della
Regione FVG", con i contributi di costituzionalisti di diverse
Università italiane e del presidente della Corte dei Conti,
Raffaele Squitieri.
(immagini tv)