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CR: specialità nel ricordo di Paladin, altri interventi (3)

30.06.2016
16:37
(ACON) Trieste, 30 giu - MPB/AB - Giandomenico Falcon, dell'Università di Trento, ha ricordato il legame personale con Livio Paladin negli anni '70 a Padova e ha messo in evidenza come il tema della specialità nel lavoro di Paladin non abbia una posizione dominante, ma ci sia invece una particolare attenzione al Friuli Venezia Giulia e, in questo modo, inevitabilmente alla specialità. Vi sono spunti di una nuova specialità emergenti dal lavoro del costituzionalista, l'evoluzione dell'idea e i riflessi nelle riforme costituzionali, con un'attenzione al valore assunto dalla peculiarità degli statuti.

Più che sul Commento allo statuto, Ludovico Mazzarolli, dell'Università di Udine, si è soffermato sugli aspetti del carattere di Livio Paladin, sul suo profondo amore per lo studio e l'approfondimento, sulla sua attività come componente della Corte costituzionale, dove entrò come giudice il primo luglio 1977 e vi rimase fino al primo luglio 1986 e della quale fu presidente dal 3 luglio 1985 a fine mandato, nonché dell'impegno nelle istituzioni come ministro.

Se in un momento della sua attività Paladin ebbe modo di assistere al riaffermarsi di una stagione di forte avversione alle specialità - ha affermato Roberto Bin, dell'Università di Ferrara - la situazione oggi non è migliore. Basti vedere che sul prossimo referendum sulle riforme costituzionali, i sostenitori del SI e quelli del NO concordano tutti su una cosa: NO alle Regioni speciali. Più che di prospettive di rilancio - ha ammonito - sarebbe meglio parlate quindi di prospettive di difesa.

(immagini tv)

(segue)