CR: attività estrattive, replica assessore Sara Vito (7)
(ACON) Trieste, 6 lug - AB - Al termine del dibattito generale,
l'assessore Sara Vito ha riconosciuto come sul disegno di legge
si sia riscontrata una legittima diversità di punti di vista, ma
che il lavoro alla fine sia stato assolutamente soddisfacente.
Abbiamo voluto questo provvedimento cercando di contemperare una
nuova sensibilità sempre più diffusa verso l'ambiente con la
necessità di rivedere un impianto normativo dal quale partire. Ma
il motivo più importante è stato la volontà di impostare un
modello di sviluppo sostenibile moderno, che non consideri più
l'ambiente come un problema ma piuttosto come un patrimonio della
collettività. Costruire nel solco di quanto già avviato - ha
ribadito - prendendo come obiettivi la cura del territorio e il
rispetto dell'ambiente per garantire la sicurezza delle comunità.
Non partiamo dall'anno zero - così ancora Sara Vito - ma da un
sistema consolidato del quale abbiamo tenuto conto: ecco il
perché dell'importanza che rivestono le norme transitorie, che ci
consentiranno di traghettare da un sistema a un altro.
Tra le cose che l'assessore ha tenuto a mettere in evidenza vi è
anche la parte che riguarda la sburocratizzazione e
l'eliminazione di tutto quel che era fine a sé stesso. Prima i
procedimenti non avevano un termine, oggi abbiamo individuato un
percorso certo, con tempi complessivi contenuti al massimo in un
anno. E' una grande sfida che abbiamo voluto soprattutto
guardando al lavoro degli imprenditori.
Vi sono, inoltre, diversi aspetti di novità che abbiamo inserito
per impostare un diverso futuro per il tema che andiamo a
trattare. Tra questi l'assessore Vito ha citato le cave dismesse,
il recupero inerti, il ruolo dei Comuni, ma anche la
valorizzazione di determinati materiali ritenuti strategici come
la pietra ornamentale e il marmorino.
Il percorso è stato partecipato, ha tenuto a precisare, vi è
stata una grande disponibilità all'ascolto, pur cercando di
mantenere l'impostazione iniziale.
Più in generale, lo sforzo che stiamo facendo per la cura del
territorio si traduce in termini di risorse, di attenzione al
rischio idrogeologico, di pianificazione, di predisposizione di
piani di gestione delle acque e di piani di bacino. Un lavoro a
360 gradi sull'ambiente - ha concluso l'assessore Vito - che
rispecchia questo tipo di impostazione, per la quale crediamo
valga assolutamente la pena impegnarsi.
Dopo una breve pausa per la valutazione degli emendamenti, l'Aula
sta per avviare l'esame dell'articolato.
(immagini tv)
(segue)