Pd: Boem, su attività estrattive capacità di governo della maggioranza
(ACON) Trieste, 7 lug - COM/AB - "Il testo unico sulle attività
estrattive approvato in Aula esprime con decisione la capacità di
governo della maggioranza di centrosinistra di questa Regione:
con equilibrio tiene insieme le esigenze di tutela e vigilanza
sull'ambiente, il riconoscimento dell'importanza dell'attività
produttiva delle cave (soprattutto dei marmi e della pietra
piasentina, eccellenze della nostra regione) e le esigenze di
controllo del proprio territorio esercitata dai Comuni, a tutela
dei diritti dei cittadini sui territori interessati dalle cave".
Lo ha affermato il consigliere regionale del Pd, Vittorino Boem,
presidente della IV commissione ambiente, a margine del voto sul
provvedimento.
"L'indicazione data dalla legge va verso progetti di cava con
dimensioni più contenute e monitorati con più precisione, e
incentiva il riutilizzo delle cave dismesse, ossia le ferite già
aperte sul territorio che in questo modo avranno, al termine del
loro sfruttamento, il completo ripristino ambientale. Inoltre, si
incentiva lo sghiaiamento dei fiumi e il recupero di inerti
derivanti dalle demolizioni edilizie anziché il ricorso alle cave
di ghiaia in pianura".
Allo stesso tempo, però, si danno tempi certi agli imprenditori
del settore minerario per la burocrazia connessa alle
autorizzazioni di cava, e si prevedono percorsi di rilancio del
settore delle pietre ornamentali, ossia i marmi e la pietra
piasentina, che costituiscono un "prodotto tipico regionale" da
promuovere in tutto il mondo.
"Inoltre - aggiunge Boem - si salvaguardano le autorizzazioni già
concesse con la vecchia disciplina, mettendo in sicurezza gli
investimenti fatti dagli imprenditori in passato. Per le future
autorizzazioni si incentiva l'ingresso di nuovi operatori nel
mercato, limitando l'attuale panorama di oligopolio del settore".
Accanto ad ambiente e comparto produttivo, Boem sottolinea la
centralità che i Comuni e, di riflesso, i cittadini, avranno
nella nuova disciplina: "A loro spetterà la decisione di
individuare aree nei propri territori adatte alla coltivazione
mineraria attraverso i piani regolatori. Contemporaneamente essi
potranno sottoscrivere con gli imprenditori minerari delle
convenzioni per il beneficio del Comune, ad esempio prevedendo la
realizzazione di viabilità o compensazioni aggiuntive agli oneri
di coltivazione già presenti".