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Pd: Boem, su attività estrattive capacità di governo della maggioranza

07.07.2016
16:10
(ACON) Trieste, 7 lug - COM/AB - "Il testo unico sulle attività estrattive approvato in Aula esprime con decisione la capacità di governo della maggioranza di centrosinistra di questa Regione: con equilibrio tiene insieme le esigenze di tutela e vigilanza sull'ambiente, il riconoscimento dell'importanza dell'attività produttiva delle cave (soprattutto dei marmi e della pietra piasentina, eccellenze della nostra regione) e le esigenze di controllo del proprio territorio esercitata dai Comuni, a tutela dei diritti dei cittadini sui territori interessati dalle cave".

Lo ha affermato il consigliere regionale del Pd, Vittorino Boem, presidente della IV commissione ambiente, a margine del voto sul provvedimento.

"L'indicazione data dalla legge va verso progetti di cava con dimensioni più contenute e monitorati con più precisione, e incentiva il riutilizzo delle cave dismesse, ossia le ferite già aperte sul territorio che in questo modo avranno, al termine del loro sfruttamento, il completo ripristino ambientale. Inoltre, si incentiva lo sghiaiamento dei fiumi e il recupero di inerti derivanti dalle demolizioni edilizie anziché il ricorso alle cave di ghiaia in pianura".

Allo stesso tempo, però, si danno tempi certi agli imprenditori del settore minerario per la burocrazia connessa alle autorizzazioni di cava, e si prevedono percorsi di rilancio del settore delle pietre ornamentali, ossia i marmi e la pietra piasentina, che costituiscono un "prodotto tipico regionale" da promuovere in tutto il mondo.

"Inoltre - aggiunge Boem - si salvaguardano le autorizzazioni già concesse con la vecchia disciplina, mettendo in sicurezza gli investimenti fatti dagli imprenditori in passato. Per le future autorizzazioni si incentiva l'ingresso di nuovi operatori nel mercato, limitando l'attuale panorama di oligopolio del settore".

Accanto ad ambiente e comparto produttivo, Boem sottolinea la centralità che i Comuni e, di riflesso, i cittadini, avranno nella nuova disciplina: "A loro spetterà la decisione di individuare aree nei propri territori adatte alla coltivazione mineraria attraverso i piani regolatori. Contemporaneamente essi potranno sottoscrivere con gli imprenditori minerari delle convenzioni per il beneficio del Comune, ad esempio prevedendo la realizzazione di viabilità o compensazioni aggiuntive agli oneri di coltivazione già presenti".