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AR: Revelant, legge cave migliorata col nostro contributo

07.07.2016
18:01
(ACON) Trieste, 7 lug - COM/AB - "Se nella forma, come da copione, la maggioranza ha bocciato diverse nostre proposte, nella sostanza il nostro intervento ha permesso un riassetto adeguato e un significativo miglioramento della legge sulle attività estrattive".

Questo il commento del consigliere regionale di Autonomia responsabile Roberto Revelant, relatore di minoranza, a seguito dell'approvazione in Aula del provvedimento. "Rimane la nostra parziale contrarietà per l'impostazione di questa legge - spiega il consigliere Revelant - sottolineata dal nostro voto di astensione finale, ma soprattutto alla nuova definizione del PRAE. Lo strumento pianificatorio che, a dire della Giunta, dovrebbe essere innovativo e risolutivo, a nostro avviso risulta aleatorio e non fornirà quelle certezze fondamentali al comparto per garantirne lo sviluppo". "L'Aula ha riconosciuto, tuttavia, la validità di molti dei nostri suggerimenti e di questo ne diamo atto. Il riconoscimento del valore strategico delle pietre ornamentali, le modifiche essenziali allo strumento del collaudo, la revisione del sistema fideiussorio e la possibilità di istituire e promuovere i consorzi già nella definizione del PRAE, hanno permesso di smussare alcuni angoli di una proposta che rischiava di mettere in crisi il comparto". "La maggioranza ha inoltre fatto sua la nostra idea di superare il calcolo della disponibilità di materiale autorizzato su base regionale, suddivendo il territorio in bacini geografici ed economici, in modo da garantire continuità e sviluppo economico al settore. L'ulteriore significativo successo rimane per noi anche l'apertura nei confronti degli ampliamenti di cave esistenti, che nella versione originale predisposta dalla Giunta era limitata alle cave dismesse, di cui ancor oggi non se ne conosce né il numero né tanto meno la quantità di materiale disponibile, bloccando di fatto le opportunità imprenditoriali e rischiando di incidere negativamente sul mercato". "Registriamo con soddisfazione la volontà di accogliere nel prossimo assestamento di bilancio l'emendamento legato alla promozione all'utilizzo di ghiaie estratte in alveo per la realizzazione di opere pubbliche strategiche o infrastrutture di interesse pubblico, che attraverso una riduzione significativa dei canoni demaniali incentiverebbe gli sghiaiamenti e di conseguenza la messa in sicurezza e la manutenzione dei nostri fiumi". "Le preoccupazioni per la tenuta di un settore economico come quello delle attività estrattive, strategico per la nostra regione, permangono - conclude il consigliere Revelant - ma sono attenuate dalla consapevolezza che le nostre proposte hanno permesso di migliorare la norma approdata in Aula e di mettere in sicurezza il settore".