AR: Revelant, legge cave migliorata col nostro contributo
(ACON) Trieste, 7 lug - COM/AB - "Se nella forma, come da
copione, la maggioranza ha bocciato diverse nostre proposte,
nella sostanza il nostro intervento ha permesso un riassetto
adeguato e un significativo miglioramento della legge sulle
attività estrattive".
Questo il commento del consigliere regionale di Autonomia
responsabile Roberto Revelant, relatore di minoranza, a seguito
dell'approvazione in Aula del provvedimento.
"Rimane la nostra parziale contrarietà per l'impostazione di
questa legge - spiega il consigliere Revelant - sottolineata dal
nostro voto di astensione finale, ma soprattutto alla nuova
definizione del PRAE. Lo strumento pianificatorio che, a dire
della Giunta, dovrebbe essere innovativo e risolutivo, a nostro
avviso risulta aleatorio e non fornirà quelle certezze
fondamentali al comparto per garantirne lo sviluppo".
"L'Aula ha riconosciuto, tuttavia, la validità di molti dei
nostri suggerimenti e di questo ne diamo atto. Il riconoscimento
del valore strategico delle pietre ornamentali, le modifiche
essenziali allo strumento del collaudo, la revisione del sistema
fideiussorio e la possibilità di istituire e promuovere i
consorzi già nella definizione del PRAE, hanno permesso di
smussare alcuni angoli di una proposta che rischiava di mettere
in crisi il comparto".
"La maggioranza ha inoltre fatto sua la nostra idea di superare
il calcolo della disponibilità di materiale autorizzato su base
regionale, suddivendo il territorio in bacini geografici ed
economici, in modo da garantire continuità e sviluppo economico
al settore. L'ulteriore significativo successo rimane per noi
anche l'apertura nei confronti degli ampliamenti di cave
esistenti, che nella versione originale predisposta dalla Giunta
era limitata alle cave dismesse, di cui ancor oggi non se ne
conosce né il numero né tanto meno la quantità di materiale
disponibile, bloccando di fatto le opportunità imprenditoriali e
rischiando di incidere negativamente sul mercato".
"Registriamo con soddisfazione la volontà di accogliere nel
prossimo assestamento di bilancio l'emendamento legato alla
promozione all'utilizzo di ghiaie estratte in alveo per la
realizzazione di opere pubbliche strategiche o infrastrutture di
interesse pubblico, che attraverso una riduzione significativa
dei canoni demaniali incentiverebbe gli sghiaiamenti e di
conseguenza la messa in sicurezza e la manutenzione dei nostri
fiumi".
"Le preoccupazioni per la tenuta di un settore economico come
quello delle attività estrattive, strategico per la nostra
regione, permangono - conclude il consigliere Revelant - ma sono
attenuate dalla consapevolezza che le nostre proposte hanno
permesso di migliorare la norma approdata in Aula e di mettere in
sicurezza il settore".