Futuro della Ue dopo la Brexit, domani convegno a Trieste
(ACON) Trieste, 10 lug - COM/AB - Potrebbe essere l'inizio
della fine; oppure un elettro-choc capace di indurre i Governi
europei a guardare in faccia la realtà di un'Unione che si sta
sfaldando inducendoli a mettere in atto misure straordinarie
capaci di rilanciare il processo di integrazione. Il dopo Brexit
pone, di fatto, di fronte a un'alternativa secca: si cambia passo
oppure è assai forte il rischio di implosione di una storia di 70
anni che pure ha dato grandi risultati.
Di questo si parlerà nel prossimo incontro di Dialoghi Europei,
realizzato in collaborazione con il Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia, che avrà luogo domani, lunedì 11 luglio,
alle 17.30, nella sala Tessitori al pian terreno del palazzo di
piazza Oberdan 5 a Trieste.
La disaffezione nei confronti dell'Ue è crescente nell'opinione
pubblica di tutti i Paesi comunitari, ce lo dicono i risultati
elettorali e lo conferma un recentissimo sondaggio in 9 di questi
Paesi; di questo avrà modo di parlare Maurizio Pessato,
presidente della SWG, che ha curato l'indagine in Italia, ma con
uno sguardo anche agli altri Paesi.
Il risultato del referendum inglese risente in parte di questa
disaffezione, in parte della leggerezza con cui il leader inglese
Cameron ha creduto di poter gestire la partita di una
consultazione paradossalmente da lui proposta. Su questo
argomento il relatore sarà Roberto Bertinetti, docente di storia
e letteratura inglese all'Ateneo triestino e commentatore
presente in queste settimane su numerosi giornali, riviste ed
emittenti televisive dell'evento che ha traumatizzato Bruxelles e
le Cancellerie di tutta Europa.
Sulle alternative che si aprono ora per l'Ue sarà infine Giorgio
Rossetti, presidente di Dialoghi Europei, a parlarne.
Seguirà, come di consueto, un dibattito pubblico.