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Futuro della Ue dopo la Brexit, domani convegno a Trieste

10.07.2016
18:22
(ACON) Trieste, 10 lug - COM/AB - Potrebbe essere l'inizio della fine; oppure un elettro-choc capace di indurre i Governi europei a guardare in faccia la realtà di un'Unione che si sta sfaldando inducendoli a mettere in atto misure straordinarie capaci di rilanciare il processo di integrazione. Il dopo Brexit pone, di fatto, di fronte a un'alternativa secca: si cambia passo oppure è assai forte il rischio di implosione di una storia di 70 anni che pure ha dato grandi risultati.

Di questo si parlerà nel prossimo incontro di Dialoghi Europei, realizzato in collaborazione con il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, che avrà luogo domani, lunedì 11 luglio, alle 17.30, nella sala Tessitori al pian terreno del palazzo di piazza Oberdan 5 a Trieste.

La disaffezione nei confronti dell'Ue è crescente nell'opinione pubblica di tutti i Paesi comunitari, ce lo dicono i risultati elettorali e lo conferma un recentissimo sondaggio in 9 di questi Paesi; di questo avrà modo di parlare Maurizio Pessato, presidente della SWG, che ha curato l'indagine in Italia, ma con uno sguardo anche agli altri Paesi.

Il risultato del referendum inglese risente in parte di questa disaffezione, in parte della leggerezza con cui il leader inglese Cameron ha creduto di poter gestire la partita di una consultazione paradossalmente da lui proposta. Su questo argomento il relatore sarà Roberto Bertinetti, docente di storia e letteratura inglese all'Ateneo triestino e commentatore presente in queste settimane su numerosi giornali, riviste ed emittenti televisive dell'evento che ha traumatizzato Bruxelles e le Cancellerie di tutta Europa.

Sulle alternative che si aprono ora per l'Ue sarà infine Giorgio Rossetti, presidente di Dialoghi Europei, a parlarne.

Seguirà, come di consueto, un dibattito pubblico.