FI: Novelli, mozione a sostegno autotrasportatori FVG
(ACON) Trieste, 11 lug - COM/AB - "A breve il Consiglio
regionale approverà una mozione condivisa con la quale si
chiederà alla Giunta di impegnarsi con il Governo affinché riveda
le norme comunitarie e nazionali per fronteggiare il cabotaggio
illegale e garantire la sopravvivenza del settore degli
autotrasporti del FVG messo in ginocchio dalla concorrenza sleale
dell'Est Europa".
Ad affermarlo il consigliere regionale di Forza Italia Roberto
Novelli, che aveva presentato una mozione su questo tema insieme
agli altri colleghi del Gruppo. Il documento è stato discusso
nell'ultima seduta del Consiglio regionale.
"Sia la maggioranza che l'assessore Santoro - rileva Novelli -
hanno riconosciuto l'importanza della crisi in cui versa
l'autotrasporto, in particolare di una regione di confine e
transfrontaliera qual è il FVG. Per questo ho accettato di
integrare il documento che ho presentato, affinché venga votato
in modo unanime dall'Aula del Consiglio regionale, in modo da
attuare finalmente un atto politico importante che dia qualche
risposta alla categoria e anche al grido d'allarme che è stato
lanciato dalla Confartigianato di Udine e rimarcato nelle recenti
dichiarazioni del ministro Del Rio".
"Negli ultimi dieci anni il numero delle imprese di autotrasporto
nel FVG ha subito una forte contrazione, pari al 38%. In base a
un'indagine della CGIA di Mestre, nel periodo 2009/2013 la nostra
è stata la regione che ha subito la contrazione più forte di
imprese del settore (20,7%). A ridosso del confine, infatti, la
disparità dei prezzi praticati dagli autotrasportatori di casa
nostra e i concorrenti dell'Est è lampante. Preoccupanti anche i
numeri elaborati da Nordest Economia su dati Unioncamere, che tra
il 2000 ed il 2015 rilevano un calo delle imprese di trasporto
del 35,3% a Udine, del 38,5 a Pordenone, del 32,2% a Gorizia e
del 31,5% a Trieste".
"Una situazione - prosegue l'esponente di Forza Italia - dovuta
anche all'introduzione del cabotaggio, che ha avuto un effetto
deleterio sull'autotrasporto merci del FVG dal momento che ha
dovuto subire il primo e maggiore impatto dei concorrenti sloveni
immediatamente confinanti e, successivamente, di quelli polacchi,
rumeni, ungheresi, bulgari. Questo perché i vettori dell'Est
europeo possono beneficiare di un differenziale del costo del
trasporto a proprio favore che si aggira attorno al 30% rispetto
a quello italiano. Basti pensare che nel 2011 l'Italia presentava
il costo di esercizio per km più alto d'Europa: 1,542 euro a km
in Italia contro lo 0,887 in Romania. Oltretutto vi è anche una
disparità nelle buste paga dei lavoratori, che ha fatto sì che
sempre più autisti italiani vengano sostituiti con quelli
stranieri: per 2mila euro netti presi da un autotrasportatore
italiano, uno dell'Est percepisce appena 600 euro".
"Alcuni Paesi comunitari, come Germania e Francia, hanno già
introdotto misure a tutela delle proprie imprese di
autotrasporto, quali il salario minimo del personale viaggiante e
la registrazione ai fini IVA anche per gli stranieri che
effettuano cabotaggio. E ora anche l'Austria è in procinto di
emanare analoghe misure".
"Se l'Italia e gli altri Paesi Ue non copieranno da Francia,
Germania e Austria - conclude Novelli - per il settore
dell'autotrasporto italiano, e in particolare per quello della
nostra regione forte ancora di 1.500 imprese, non ci sarà futuro".