I Comm: concluso dibattito generale su assestamento 2016 (1)
(ACON) Trieste, 14 lug - RCM/AB - La I Commissione consiliare,
presieduta da Renzo Liva (Pd), ha dato il via all'esame del ddl
di assestamento del bilancio 2016 con il dibattito generale.
Dibattito che è stato aperto dall'intervento di Luca Ciriani
(FdI/AN) che, rivolgendosi all'assessore Francecso Peroni, si è
soffermato sulle regole dell'alienazione dei beni pubblici e su
Mediocredito FVG per cui è previsto un aumento di capitale per
17,6 milioni e una cartolarizzazione dei crediti in sofferenza
inscritti nel bilancio della banca per 14,3 milioni.
Assestamento "omnibus, per Alessandro Colautti (Ncd), che ha
parlato di interventi frammentati inseriti nel ddl 148 che si
rifanno a singole leggi, quasi fosse una provvedimento da "prima
Repubblica". Anche per lui, poi, punto focale Mediocredito FVG.
Giuseppe Sibau (AR) si è soffermato sulle politiche per la
montagna criticando le poste inserite nelle relative tabelle, in
quanto lo Stato ha diminuito il suo sostegno ma la Regione non
sopperisce con alcun intervento economico. La montagna non gode
della necessaria attenzione di cui dovrebbe godere - ha
dichiarato.
Riccardo Riccardi (FI) ha fatto delle riflessioni sulle
competenze concorrenziali delle Regioni, sulla necessità di
rivedere gli accordi con il Governo, sul futuro della specialità
della nostra Regione che sta andando verso una contrazione.
Piatto ricco, rispetto al passato, per Mauro Travanut (Pd), per
il quale ciò significa solamente che la spesa non è stata
all'altezza delle attese o non ci sarebbe un avanzo così
rilevante di denaro. Denaro che - ha rimarcato - ora deve essere
speso tutto per evitare che alcunché finisca in azioni negative
per la Regione. Poste puntali nell'assestamento anche per lui,
che non dovevano più esserci.
Renzo Tondo (AR) ha riassunto in "noioso" l'assestamento 2016,
perché vi ha ritrovato le dinamiche di sempre, nessuna novità:
poste allocate più su alcune voci rispetto ad altre, le solite
promesse e le solite poste puntuali, anzi forse anche più
numerose di sempre. Una legislatura che era nata nel rinnovamento
segna, invece, una specialità diminuita, opere pubbliche non
realizzate e due riforme - enti locali e sanità - che saranno i
cittadini a giudicare nei prossimi anni.
Franco Codega (Pd) ha paragonato i fondi del passato con quelli
di oggi, segnati dalla crisi, per analizzare il bilancio. Più che
sulle scelte puntuali, il giudizio va fatto nella capacità di
rispondere nella globalità alle esigenze dei cittadini. Ha così
difeso le poste per la sanità e il sociale, che dimostrano che la
Regione ha tenuto la barra dritta per questi due settori
fondamentali: non si è trattato di tagli, ma di risposte migliori
alle richieste, pur con ritardi e aspetti da aggiustare.
Importanti anche i fondi per il diritto allo studio
universitario.
Elena Bianchi (M5S) non capisce come, il prossimo anno, saranno
in grado di non trovarsi più a luglio con un assestamento simile,
con una cifra così alta e non del tutto spendibile, mentre è
pieno di aggiustamenti, rimpinguamenti e piccole cose causate dal
fatto che non esiste alcuno degli strumenti di pianificazione e
programmazione di cui dovrebbe essere dotata la Regione. Vedasi
la mancanza di un Piano per l'acqua, per l'energia, per il
territorio.
L'avanzo di quest'anno, per Pietro Paviotti (Cittadini), è sì di
336 milioni, di cui però 250 circa sono di avanzo tributario
dalle imprese, fatto assolutamente positivo. Questo dimostra che
si è lavorato bene con Rilancimpresa e non solo, per far lavorare
soprattutto le nostre piccole aziende. Quanto a Mediocredito FVG,
positive per lui le iniziative assunte dalla banca.
Operatività delle Regioni anche per la riflessione di Enzo
Marsilio (Pd), preoccupato sulle possibilità di manovra lasciate
alle amministrazioni. Si è poi soffermato su alcune politiche di
finanziamento per gli enti locali, che devono essere messi in
grado di programmare i propri obiettivi e spendere i fondi
promessi. Dubbi anche per la manutenzione degli impianti
sportivi: quella ordinaria deve essere in capo agli enti locali,
quella straordinaria alla Regione.
Giulio Lauri (Sel) ha detto di un continuo miglioramento dei
conti della Regione, e che in questo assestamento si sancisce la
chiusura di uno dei capitoli più complessi del disavanzo, che ha
caratterizzato i conti di questi anni: quello della sanità.
L'autonomia è difesa e lo dimostra proprio il fatto che gestiamo
la partita sanità meglio degli altri e che se fosse gestito dal
Governo.
Avendo uno strumento nuovo di programmazione - così Vittorino
Boem (Pd) - la pianificazione è un obbligo per non bloccare il
sistema. E le riforme, dalle più criticate come sanità e Uti, a
quelle non meno importanti come Rilancimpresa e gestione del
territorio, servono proprio per gestire al meglio i nuovi
meccanismi.
A tutti ha fornito risposte puntuali l'assessore Peroni, che ha
voluto puntualizzare come la cosa che conta di più quando si
parla di interventi finanziari è verificare se determinate
politiche portano a determinati risultati. E per fare questo sono
importanti indicatori come ripresa economica, export,
occupazione. Non bisogna prendere singole poste - ha ammonito - e
tradurle in una suggestione politica.
I lavori riprenderanno alle 14.30.
(immagini tv)
(segue)