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I Comm: concluso dibattito generale su assestamento 2016 (1)

14.07.2016
13:27
(ACON) Trieste, 14 lug - RCM/AB - La I Commissione consiliare, presieduta da Renzo Liva (Pd), ha dato il via all'esame del ddl di assestamento del bilancio 2016 con il dibattito generale.

Dibattito che è stato aperto dall'intervento di Luca Ciriani (FdI/AN) che, rivolgendosi all'assessore Francecso Peroni, si è soffermato sulle regole dell'alienazione dei beni pubblici e su Mediocredito FVG per cui è previsto un aumento di capitale per 17,6 milioni e una cartolarizzazione dei crediti in sofferenza inscritti nel bilancio della banca per 14,3 milioni.

Assestamento "omnibus, per Alessandro Colautti (Ncd), che ha parlato di interventi frammentati inseriti nel ddl 148 che si rifanno a singole leggi, quasi fosse una provvedimento da "prima Repubblica". Anche per lui, poi, punto focale Mediocredito FVG.

Giuseppe Sibau (AR) si è soffermato sulle politiche per la montagna criticando le poste inserite nelle relative tabelle, in quanto lo Stato ha diminuito il suo sostegno ma la Regione non sopperisce con alcun intervento economico. La montagna non gode della necessaria attenzione di cui dovrebbe godere - ha dichiarato.

Riccardo Riccardi (FI) ha fatto delle riflessioni sulle competenze concorrenziali delle Regioni, sulla necessità di rivedere gli accordi con il Governo, sul futuro della specialità della nostra Regione che sta andando verso una contrazione.

Piatto ricco, rispetto al passato, per Mauro Travanut (Pd), per il quale ciò significa solamente che la spesa non è stata all'altezza delle attese o non ci sarebbe un avanzo così rilevante di denaro. Denaro che - ha rimarcato - ora deve essere speso tutto per evitare che alcunché finisca in azioni negative per la Regione. Poste puntali nell'assestamento anche per lui, che non dovevano più esserci.

Renzo Tondo (AR) ha riassunto in "noioso" l'assestamento 2016, perché vi ha ritrovato le dinamiche di sempre, nessuna novità: poste allocate più su alcune voci rispetto ad altre, le solite promesse e le solite poste puntuali, anzi forse anche più numerose di sempre. Una legislatura che era nata nel rinnovamento segna, invece, una specialità diminuita, opere pubbliche non realizzate e due riforme - enti locali e sanità - che saranno i cittadini a giudicare nei prossimi anni.

Franco Codega (Pd) ha paragonato i fondi del passato con quelli di oggi, segnati dalla crisi, per analizzare il bilancio. Più che sulle scelte puntuali, il giudizio va fatto nella capacità di rispondere nella globalità alle esigenze dei cittadini. Ha così difeso le poste per la sanità e il sociale, che dimostrano che la Regione ha tenuto la barra dritta per questi due settori fondamentali: non si è trattato di tagli, ma di risposte migliori alle richieste, pur con ritardi e aspetti da aggiustare. Importanti anche i fondi per il diritto allo studio universitario.

Elena Bianchi (M5S) non capisce come, il prossimo anno, saranno in grado di non trovarsi più a luglio con un assestamento simile, con una cifra così alta e non del tutto spendibile, mentre è pieno di aggiustamenti, rimpinguamenti e piccole cose causate dal fatto che non esiste alcuno degli strumenti di pianificazione e programmazione di cui dovrebbe essere dotata la Regione. Vedasi la mancanza di un Piano per l'acqua, per l'energia, per il territorio.

L'avanzo di quest'anno, per Pietro Paviotti (Cittadini), è sì di 336 milioni, di cui però 250 circa sono di avanzo tributario dalle imprese, fatto assolutamente positivo. Questo dimostra che si è lavorato bene con Rilancimpresa e non solo, per far lavorare soprattutto le nostre piccole aziende. Quanto a Mediocredito FVG, positive per lui le iniziative assunte dalla banca.

Operatività delle Regioni anche per la riflessione di Enzo Marsilio (Pd), preoccupato sulle possibilità di manovra lasciate alle amministrazioni. Si è poi soffermato su alcune politiche di finanziamento per gli enti locali, che devono essere messi in grado di programmare i propri obiettivi e spendere i fondi promessi. Dubbi anche per la manutenzione degli impianti sportivi: quella ordinaria deve essere in capo agli enti locali, quella straordinaria alla Regione.

Giulio Lauri (Sel) ha detto di un continuo miglioramento dei conti della Regione, e che in questo assestamento si sancisce la chiusura di uno dei capitoli più complessi del disavanzo, che ha caratterizzato i conti di questi anni: quello della sanità. L'autonomia è difesa e lo dimostra proprio il fatto che gestiamo la partita sanità meglio degli altri e che se fosse gestito dal Governo.

Avendo uno strumento nuovo di programmazione - così Vittorino Boem (Pd) - la pianificazione è un obbligo per non bloccare il sistema. E le riforme, dalle più criticate come sanità e Uti, a quelle non meno importanti come Rilancimpresa e gestione del territorio, servono proprio per gestire al meglio i nuovi meccanismi.

A tutti ha fornito risposte puntuali l'assessore Peroni, che ha voluto puntualizzare come la cosa che conta di più quando si parla di interventi finanziari è verificare se determinate politiche portano a determinati risultati. E per fare questo sono importanti indicatori come ripresa economica, export, occupazione. Non bisogna prendere singole poste - ha ammonito - e tradurle in una suggestione politica.

I lavori riprenderanno alle 14.30.

(immagini tv)

(segue)