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M5S: Dal Zovo, immigrazione a Gradisca, situazione al limite

19.07.2016
8:31
(ACON) Trieste, 19 lug - COM/MPB - "A Gradisca la gestione degli immigrati sta sfuggendo di mano alle autorità. Non c'è programmazione e le istituzioni sono assenti o carenti dal punto di vista del personale. Il Centro di identificazione ed espulsione (Cie), come ormai noto, viene utilizzato come centro di accoglienza per i richiedenti asilo (Cara). L'utilizzo a Cara doveva servire a gestire un'emergenza. invece, a distanza di anni, la situazione è rimasta invariata. Il numero di richiedenti asilo politico, ha raggiunto quota 400 in un territorio molto piccolo come il Comune di Gradisca, a cui vanno sommati i richiedenti che sono ospitati nei comuni limitrofi che passano le loro giornate a Gradisca. Notiamo una mancanza di rispetto delle regole basilari del vivere civile da parte di alcune di queste persone E nessun controllo da parte di chi deve presidiare il Comune. È una situazione al limite che si sta protraendo ormai da troppo tempo".

A denunciarlo è la portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale Ilaria Dal Zovo.

"L'apice si è toccato la scorsa settimana quando è stato ucciso un cigno lungo le sponde del fiume Isonzo - sottolinea Dal Zovo -. Stiamo parlando di una specie protetta, pertanto l'uccisione di questo animale è destinata a sfociare nel reato penale. Per questo chiediamo a gran voce che vengano trovati i responsabili di tale barbarie e che si proceda subito al rigetto della domanda di asilo politico. Il rispetto verso l'altrui dolore è sacrosanto ma quando le regole, alle quali devono sottostare tutti i cittadini italiani, vengono calpestate da chi viene ospitato nel nostro Paese, non possiamo rimanere in silenzio.

"Il rispetto delle regole è alla base di ogni stato democratico - ricorda la portavoce del M5S in Consiglio regionale -. Il prefetto deve adoperarsi il prima possibile per garantire il rispetto delle regole e ridare serenità ai cittadini di Gradisca e il rispetto delle regole anche attraverso un maggior controllo del territorio. Non è tollerabile che un cittadino si rivolga alle forze dell'ordine e si senta rispondere: "il problema è noto, non possiamo farci niente".

Chiediamo maggior vicinanza da parte di Regione e Stato al Comune di Gradisca d'Isonzo che sta sopportando, ormai da anni, questa situazione costante di carico a differenza di molti altri comuni che nulla fanno e anzi, decidono di non collaborare con l'idea di una accoglienza diffusa".