FI: Novelli, emergenza infermieri nei CSM Bassa friulana
(ACON) Trieste, 20 lug - COM/MPB - "Porre rimedio al grave
deficit di personale nei Centri di Salute Mentale (CSM) della
Bassa Friulana per non mettere a repentaglio la sicurezza di
lavoratori ed utenti".
A chiederlo il consigliere regionale di Forza Italia Roberto
Novelli in un'interrogazione a risposta orale presentata alla
Giunta.
"La situazione dei CSM - rileva Novelli - sta diventando critica
in molte Aziende Sanitarie del FVG, visto che si tratta di
strutture che si occupano di soggetti deboli, seguiti
professionalmente sempre con maggiori difficoltà e da un numero
sempre minore di infermieri.
"Da tempo alcune organizzazioni sindacali infermieristiche stanno
denunciando con forza il drammatico impoverimento di infermieri
del SSN e, nello specifico, in FVG hanno puntato il dito sull'ASS
2 Bassa Friulana - Isontina, dove i quattro CSM presenti a
Gorizia, Monfalcone, Palmanova e Latisana, attivi tutti 24 ore su
24 e 7 giorni su 7, non fanno eccezione. Se, però, a Gorizia e
Monfalcone la situazione è discreta mancando solo due unità
infermieristiche, la situazione è drammatica nella Bassa
Friulana. A Latisana, in particolare, risulterebbero mancanti da
6 a 9 infermieri.
"Fino allo scorso anno - prosegue l'esponente di Forza Italia -
il CSM di Latisana era supportato dal personale del CSM di
Palmanova. Ma ora anche questo supporto è venuto meno, in quanto
anche il CSM di Palmanova ha visto progressivamente ridursi il
proprio organico, fino a far registrare la mancanza di 5-7 unità
sulle 18 attuali (comprese altre figure professionali). Senza
contare che, con l'approssimarsi delle ferie estive, la
situazione è destinata a diventare ancora più critica, dato che
il personale e i turni sono ridotti al minimo possibile, fino ad
includere nei turni stessi anche il/la caposala e rischiando,
così, di compromettere seriamente l'organizzazione del reparto in
caso di imprevisti o malattie.
"Visto che con così poco personale potrebbe risultare più
complicato lavorare rispettando i criteri di sicurezza, sia dei
lavoratori che degli utenti, oltre che ad aumentare
considerevolmente il rischio di errore nella preparazione e
somministrazione di terapie, chiedo alla Giunta regionale -
conclude Novelli - di porre rimedio a questa grave situazione in
tempi brevissimi".