News


Corregionali e progetti Efasce in Consiglio regionale

21.07.2016
13:03
(ACON) Trieste, 21 lug - RCM - "Voi siete i nostri migliori ambasciatori. È stato, infatti, grazie all'esemplare comportamento dei nostri migranti se, 40 anni fa, abbiamo potuto risollevarci dalle macerie del terremoto anche grazie alla grande solidarietà che ci è arrivata dall'estero, da parte dei nostri corregionali in primis, ma pure da chi friulano non era però ha ritenuto doveroso aiutare le famiglie di chi stava lavorando con tanta serietà in un Paese lontano".

È stato questo il passaggio più toccante del benvenuto dato dal vicepresidente del Consiglio regionale, Paride Cargnelutti, a una cinquantina di nipoti e figli di emigrati friulani, ripreso anche dal presidente di Efasce (Ente friulano assistenza sociale culturale emigranti) - Pordenonesi nel mondo, Michele Bernardon.

Giunti da Argentina, Uruguay, Brasile, Stati Uniti, Canada ma anche Francia, i corregionali friulani hanno raggiunto Pordenone in occasione di due progetti culturali organizzati da Efasce: Young Adults 2016 (sesta edizione), per giovani fino ai 35 anni, e Ri-Scoprire il Friuli (prima edizione), per adulti e bambini. Entrambi i progetti - ha spiegato Bernardon -, che si svilupperanno dal 18 luglio al 3 agosto, sono volti allo studio della lingua italiana, della cultura regionale e prevedono visite sul territorio anche a importanti realtà turistiche, imprenditoriali e istituzionali.

E come istituzione, non poteva dunque mancare una visita all'Assemblea legislativa regionale, quell'Assemblea - ha fatto presente sempre Bernardon - che nel 1976, appunto, non ha dimenticato i suoi figli partiti per trovare lavoro all'estero e ha fatto leggi dove, nell'assegnazione dei contributi per la ricostruzione, ha dato loro gli stessi diritti dei residenti.

Se siamo risorti - ha spiegato Cargnelutti - è perché la popolazione colpita era fatta in prevalenza di carpentieri e muratori che hanno ritirato su le case da soli; perchè la politica ha saputo parlare a voce univoca con proprie leggi e di fronte allo Stato; per l'aiuto economico dei Fogolârs furlans sparsi nel mondo ma anche degli Stati in cui si trovavano.

Il vicepresidente ha, poi, parlato della specialità regionale e delle sue motivazioni storico-politiche, così come della storia del Friuli divenuto italiano 150 anni fa, una ricorrenza che sarà ricordata proprio questa sera con un concerto a Osoppo. E della sua morfologia (È una terra a cui non manca nulla - ha evidenziato Cargnelutti) fonte di ricca offerta turistica.

E che siamo parte integrante di un contesto internazionale - ha aggiunto - lo dimostra il fatto che anche noi subiamo i risvolti che si hanno dalle elezioni in Austria piuttosto che dall'instabilità politica turca. Diversi gli accordi siglati tra la Regione FVG e Paesi comunitari ed extracomunitari, come quello di non più tardi di ieri con l'Argentina su temi quali la sanità, la protezione civile, l'economia. Per non parlare delle ripercussioni dalla situazione degli sbarchi di immigrati che giungono dal Medio Oriente piuttosto che dall'Africa. Su questo punto - ha affermato con determinazione Cargnelutti - si tratta di trovare un equilibrio tra la nostra realtà e la loro presenza.

Se poi la crisi economica scoppiata nel 2008 ci ha trovati impreparati - ha concluso il vicepresidente -, la Regione ha saputo reagire con provvedimenti e progetti ad hoc, perché tutti abbiano una chance di affrancarsi nella vita. Possiamo dire che da noi la situazione è meno grave che in altre parti d'Italia.

(immagini tv)