Citt: Paviotti, Rendiconto di qualità, rispettato Patto stabilità
(ACON) Trieste, 26 lug - COM/MPB - Il disegno di legge sul
Rendiconto generale della Regione ha avuto, come relatore di
maggioranza in Aula, il capogruppo dei Cittadini Pietro Paviotti.
È spettato al rappresentante dei civici il compito di illustrare
e sottolineare gli ottimi risultati raggiunti
dall'Amministrazione di centrosinistra nell'esercizio finanziario
2015.
"Il Rendiconto - ha spiegato Paviotti - è spesso sottovalutato,
invece ha una sua importanza perché analizza la gestione
finanziaria dell'anno precedente, evidenziando pregi e difetti
dell'azione amministrativa. In particolare, ci sono quattro
indicatori che dimostrano senza dubbi che la nostra gestione è
stata altamente positiva sia in termini di qualità sia dal punto
di vista della capacità di spesa della Regione.
"Il primo punto è il cosiddetto margine corrente. Si tratta di un
indicatore che determina la capacità di contenere la spesa
corrente e di liberare risorse per gli investimenti. Una spesa
corrente troppo elevata, come spesso succede nelle
amministrazioni pubbliche, impedisce di investire in nuove
strategie di sviluppo. La Regione FVG ha saputo risparmiare in
questo settore non produttivo e, di conseguenza, favorire gli
investimenti: nel 2016, il dato riferito alle risorse che si sono
potute destinare a investimenti è pari a 911 milioni di euro, in
significativo incremento rispetto ai 650 milioni di euro medi
dell'ultimo triennio.
"Il secondo indicatore è l'efficienza nell'uso delle risorse. Se
la Regione riesce a dedicare maggiore attenzione agli
investimenti è necessario capire se queste risorse vengono
immediatamente trasferite e spese a beneficio della comunità
regionale. Sappiamo infatti che molto spesso la lentezza
burocratica, l'inefficienza e le incrostazioni amministrative
rallentano, anche di molti anni, la concreta realizzazione degli
investimenti previsti. Ebbene nel 2015 abbiamo raggiunto una
capacità d'impegno delle spese di investimento pari al 62% a
fronte del 45% del 2014 e del 33% del 2013.
"Il terzo indicatore è la riduzione dell'indebitamento.
L'Amministrazione Serracchiani ha proseguito, accelerando, un
percorso virtuoso di riduzione dell'indebitamento regionale. Il
risultato è straordinario se si pensa che all'inizio del 2013
(inizio dell'attuale legislatura) l'indebitamento della Regione
era pari a 1.796 milioni di euro, mentre alla fine del 2016 (dopo
appena tre anni) l'indebitamento arriva a 554 milioni di euro. La
riduzione del debito è pari al 70% circa.
"Il quarto e ultimo indicatore è il rispetto del Patto di
stabilità. L'analisi del rendiconto evidenzia anche il perfetto
rispetto del Patto di stabilità che per la nostra Regione è
rappresentato da un tetto massimo di spesa di 4.870 milioni di
euro. In questo caso le buone notizie sono due. La Regione ha
saputo mantenersi appena al di sotto di questa soglia,
rispettando il Patto e alla stesso tempo non sprecando risorse
spendibili per eccessiva prudenza. Significa che ciò che era
spendibile nell'interesse della comunità regionale è stato speso,
compresi gli 80 milioni di euro guadagnati nel 2015 grazie
all'accordo Serracchiani-Padoan che nonostante le critiche di
alcuni, alla prova dei fatti, ci ha premiato".