M5S: Bianchi, verificare come usiamo le risorse regionali
(ACON) Trieste, 27 lug - COM/RCM - "È necessario fare chiarezza
in merito ai rapporti finanziari fra Stato e Regione, altrimenti
il rischio di non poter garantire la nostra autonomia è sempre
più alto. Su questo siamo d'accordo, anche perché noi del
MoVimento 5 Stelle siamo convinti che l'autonomia, che deriva al
Friuli Venezia Giulia dall'essere una Regione a statuto speciale,
sia la forma di governo più vicina ai cittadini. È bene, però,
fare un po' di chiarezza sul suo stato di salute".
Queste le parole con cui ha aperto il suo intervento in Aula la
portavoce del M5S Elena Bianchi, durante il dibattito sulla legge
di assestamento 2016.
Secondo uno studio condotto recentemente dal costituzionalista
Gianfranco Cerea proprio sulle Regioni a statuto speciale, siamo
venuti a sapere che il Friuli Venezia Giulia finora ha approvato
42 norme di attuazione dello statuto, così come la Sicilia e la
Valle d'Aosta, mentre la Sardegna ne ha approvate molte di meno.
La nostra Regione - ha puntualizzato la Bianchi - risulta, però,
molto indietro rispetto al Trentino Alto Adige, che è riuscito ad
approvare ben 165 norme di attuazione. Senza dimenticare che, fra
le Regioni a statuto speciale, la nostra è l'ultima ad aver
conquistato questo status particolare (nel 1963, le altre fra il
1946 e il 1948), bisogna nel contempo sottolineare che anche
nella definizione delle compartecipazioni la nostra è arrivata
per ultima e, almeno in origine, ha avuto meno risorse da
gestire. Facendo però una comparazione con il Trentino Alto
Adige, non possiamo non rilevare che questa regione presenta
compartecipazioni - teoriche - per nove decimi dei tributi. Con
questi nove decimi, il Trentino Alto Adige ha attuato il 90%
delle competenze che precedentemente erano in capo allo Stato.
Il Friuli Venezia Giulia - ha incalzato ancora la consigliera di
opposizione - presenta invece compartecipazioni per sei decimi
dei tributi, e con questi finora ha attuato appena il 30% delle
competenze. È evidente che c'è qualcosa che non va. Con le
risorse che abbiamo a disposizione, stiamo ottenendo dei
risultati ben al di sotto delle nostre possibilità.
È venuto il momento di guardare con attenzione come stiamo
utilizzando le nostre risorse, in che modo possiamo recuperare
nuove competenze, quale sia la direzione che vogliamo
intraprendere. Altrimenti - ha concluso la Bianchi -, con questi
numeri, con queste performance, siamo veramente molto vicini a
tutte le altre Regioni che non possono vantare uno statuto
speciale come il nostro.